Assegnazione gestione palestra di Santa Barbara: il consorzio “Santa Barbara sport è salute” fa ricorso al Tar «per le tante incongruenze riscontrate». Le ha elencate ieri Luciano Tola, presidente del consorzio, nel corso della conferenza stampa, convocata ieri mattina alla sala conferenze delle Terme dei Papi. Insieme a lui erano presenti Aquilio (Lillo) Ferri della Blue star basket, Lorenzo Tedeschi del Murialdo basket, Alessandro Fontana del Favl basket, Marco Noto del Volley Viterbo. Tra il pubblico i consiglieri comunali Giulio Marini e Matteo Achilli e l’ex consigliere Livio Treta. «Il consorzio è nato quando il Comune di Viterbo ha fatto il bando per la gestione della palestra Santa Barbara – ha ricordato Tola – Altri enti e associazioni hanno partecipato. Noi non siamo contro nessuno, lo sport è di tutti. Esce la delibera e l’assessore preposto, su tutti i giornali, ha dichiarato che avrebbe fatto un’aggiudicazione esterna e tutti i documenti sarebbero stati mandati alla guardia di finanza per gli opportuni controlli. Poi scopriamo che la commissione è interna e formata da un dirigente e due dipendenti». Questa la prima incongruenza. «Abbiamo presentato un corposo piano di miglioramento della palestra per 60 mila euro – continua Tola – con una corposa documentazione allegata e tutti i nostri atleti sono iscritti a Sportesalute. Nel piano sono previste le protezioni, che sono del tutto assenti, il rifacimento del campo, delle tribune, degli spogliatoi e strumentazione tecnica. Eravamo già pronti a versare questi soldi e il 10 marzo viene assegnata la palestra alla Libertas. Abbiamo dovuto fare due accessi agli atti per capire perché la palestra era stata assegnata a loro e scopriamo che la Libertas aveva versato 20 mila euro con migliorie considerate superiori alle nostre». Quindi l’epilogo. «I nostri avvocati – continua il presidente Tola – hanno scritto al Comune per arrivare a una sospensione della delibera ma il Comune tace e abbiamo, quindi, depositato ricorso al Tar. Il verbale con i pesi ponderati, nella parte economica, danno il giudizio di ottimo alla Libertas». Quindi il giallo sul numero degli iscritti. «Sul numero di atleti abbiamo scritto che sono 630, la Libertas ne certifica 1.000. Lavoro nella Fip e conosco bene Sport e Salute: sono andato alla ricerca dei tesserati e scopro che c’è una società, che aderisce al consorzio Libertas, con 500 tesserati: nemmeno ai tempi di Nadia Comaneci si arrivava a tanto. Una società dichiara 250 tesserati e ne ha 30. Fa sorridere che, per motivi di privacy, si cancellano i nomi dei presidenti, mettendo invece quelli dei referenti in autocertificazione. Il bando prevede sport indoor e una partecipante della Libertas fa rugby». Ultima presunta incongruenza quella della territorialità. «Ultima chicca – dice ancora Tola – è un’associazione che fa danza classica e ha sede a Vignanello mentre il bando prevede che siano solo su Viterbo. Il Comune ci chiede il soccorso istruttorio per i dati della costituzione del consorzio. Mandiamo tutto come previsto e viene assegnato il bando alla Libertas. Io chiederei tutti gli statini delle società per verificare i dati». La finalità sociale del consorzio Santa Barbara è confermata dal fatto che «Viterbo con Amore lo abbiamo coinvolto perché tutti i figli delle famiglie bisognose avrebbero fatto sport gratuitamente – conclude Tola – ma non è stato preso in considerazione nulla. Il Comune ha già ricorsi al Tar per il bando rifiuti e lo stadio oltre al nostro. Ci sono troppe cose incongruenti. Tanti avrebbero voluto che io andassi in Procura ma non voglio arrivare a questo punto e spero che il Comune chieda il ricorso istruttorio con dati e documentazione reali». Lillo Ferri, poi, ha parlato dell’incontro concessogli, sulla vicenda, dalla sindaca Frontini in cui era presente anche l’assessore Aronne. «Alla sindaca – dice – ho chiesto se fosse al corrente di questa situazione ma mi ha detto di no. C’era anche l’assessore Aronne che non mi aspettavo fosse presente. Implicate in questo bando ci sono società che a Viterbo hanno tutto. Le due domande non possono essere messe sullo stesso piano per i due piani investimenti presentati. La sindaca ha detto che la delibera è stata fatta da un dirigente del Comune e lei non può entrarci e ci ha invitato a rivolgerci ai legali. Noi non vogliamo denunciare nessuno ma vogliamo un colloquio chiarificatore». |