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La lite e poi le fiamme: identificato

CERVETERI – L’auto in fiamme della sua compagna, ma prima anche la lite e, forse, anche le botte. È per questo che i carabinieri, intervenuti subito nel quartiere Tyrsenia per l’incendio dell’altra notte, ritengono che possa trattarsi di una storia di violenza. E per questo hanno già forti sospetti rintracciando un uomo che vive in città e che con lei avrebbe un rapporto burrascoso. La donna, invece, avrebbe rifiutato di sottoporsi ad accertamenti clinici in ospedale, nonostante i lividi palesi sul volto e avrebbe negato, al momento, di essere stata picchiata. Ma, come accade in questi casi, le indagini andranno avanti ugualmente per capire cosa sia avvenuto dentro quella casa e anche fuori. Oltre ai militari della stazione locale di via Pertini, sono arrivati i pompieri del distaccamento di Cerenova per domare il rogo. L’auto della donna è andata completamente distrutta. È stata colpita però anche una seconda vettura di un vicino di casa. «Per colpa di quanto avvenuto mi ritrovo senza macchina – scrive pubblicamente il proprietario sui social -, qualcuno ha dato fuoco alla macchina di una donna coinvolgendo anche la mia». Per via delle fiamme sono scoppiati i vetri e il boato ha spezzato il sonno dei residenti che sono scesi in strada lasciando i rispettivi appartamenti. Gli investigatori ovviamente sono impegnati nel cercare di mettere insieme tutti i tasselli anche se il sospettato principale dovrebbe essere proprio l’uomo che rischia di finire a processo per atti persecutori e danneggiamento a seguito di incendio. Insomma, sarà ora la Procura della Repubblica di Civitavecchia a decidere quali provvedimenti adottare nei confronti dell’uomo. Naturalmente ci sarebbe da capire il movente, legato con probabilità al rapporto burrascoso tra i due. SECONDA DENUNCIA E sempre i carabinieri cerveterani, coordinati dalla compagnia di Civitavecchia, hanno individuato e denunciato anche la persona responsabile di alcuni atti vandalici nei confronti di due auto. Si tratta di una donna 50enne che dovrà ora rispondere ai magistrati sul perché si sia scagliata contro le vetture parcheggiate all’esterno in una zona nemmeno troppo periferica. Nessuna baby gang dunque in azione. Grazie anche ad alcuni filmati si è arrivati alla verità. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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