ANCONA – Prima un’animata discussione a bordo campo da parte dei dirigenti della squadra antagonista, con tanto di “insulti ad arbitro e genitori”. Poi a partita chiusa, lo strascico delle proteste, questa volta dei genitori delle giocatrici sconfitte, che sono arrivati a circondare l’auto di una mamma e di una ragazzina di 12 anni, bloccando il mezzo e lanciando ingiurie e minacce.
COSA È SUCCESSO
“L’indegna gazzarra” ha avuto luogo ieri mattina, domenica 27 aprile, al palasport di Campo Boario, dove si giocava una partita del campionato under 13 femminile. A denunciare l’accaduto e anticipare l’intenzione di procedere per vie legali è la società Us Pallavolo Senigallia con un post nella sua pagina Fb.”Un gruppo dirigente di una under 13 ospite, a cui è stato instillato l’insalubre culto della vittoria ad ogni costo- è lo sfogo della società in cui gioca la ragazzina aggredita con la madre- non è stato capace di accettare una sconfitta sul campo ed ha inscenato (con insulti ad arbitro e genitori) una protesta gratuita e aggressiva”. Il tutto “nonostante una corretta partita dai contenuti agonistici elevati”, puntualizza la dirigenza del club neroazzurro, la cui prima squadra milita in serie C femminile. Non solo: “Al termine della partita, fuori della palestra, un gruppo di genitori ha accerchiato l’auto di una mamma di una nostra giocatrice impedendole di partire subito e proferendo ingiurie e sinistri avvertimenti turbando profondamente madre e figlia dodicenne”. A riguardo, “la società- avvisa- sta cercando di ricostruire l’evento e individuare i responsabili per procedere penalmente”. Il post conclude condannando duramente l’accaduto e la squadra di cui non si fa menzione: “Una giornata di miseria umana e sportiva. La Us è differente”
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