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FOTO | VIDEO | Tutto Corona in un ‘doc’: ritratto inedito, e sorprendente


TRENTO – “Mauro Corona – La mia vita finché capita” è il docufilm dedicato allo scrittore, scultore, alpinista friulano Mauro Corona, diretto da Niccolò Maria Pagani. In anteprima al 73esimo Trento Film Festival nella sezione non competitiva “Anteprime” e al cinema il 5, 6 e 7 maggio, il doc, prodotto da Wanted Cinema, Ushuaia Film e patrocinato dal Cai, ritrae da molto vicino e con un approccio ferocemente intimo un uomo complesso in un continuo andare e venire indietro e avanti nel tempo. I soci del Club alpino italiano hanno diritto a uno sconto per quanto riguarda il biglietto di ingresso in sala.

RACCONTA IL SUO MONDO, LA SUA VITA, PARTENDO DA UN’INFANZIA DIFFICILE

Niccolò Maria Pagani ha seguito Corona per sette mesi, tra riprese e montaggio, nel villaggio di Erto Vecchia, nella valle del Vajont. Un ritratto inedito e sorprendente che vede Mauro ricordare e raccontare il suo mondo, la sua vita, partendo da un’infanzia difficile, per arrivare alla maturità e al suo presente. Lontano dal personaggio di commentatore sarcastico a cui il pubblico è abituato, il film scopre un uomo autentico e sfaccettato che ha fatto sua l’arte della scultura, dell’arrampicata ed anche della scrittura.Il racconto della vita di Corona avviene attraverso diverse modalità, a partire dal discorso diretto del protagonista che, mentre compie i suoi gesti quotidiani si mette a nudo davanti alla camera in un flusso di ricordi che dall’infanzia ci porta fino ai giorni nostri.

COSTELLATO DI CONVERSAZIONI CON ALCUNI DEI SUOI AMICI STORICI

Non solo un monologo: Mauro Corona – La mia vita finché capita è costellato di conversazioni con alcuni dei suoi amici storici, tra cui lo scrittore Erri de Luca e i cantanti Davide Van De Sfroos e Piero Pelù. Le loro conversazioni semi-serie sono intercalate da alcuni dei passi più belli dei suoi libri – in particolare da “Le altalene” (Mondadori, 2023) – attraverso un voice over che fa da fil rouge con la magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini. I brani di apertura e chiusura di “Mauro Corona – La mia vita finché capita” sono firmati da Omar Pedrini, ex frontman dei Timoria, in collaborazione con il regista. La montagna è l’altra grande protagonista del film che vive nel trascorrere delle stagioni, nella luce e nella fotografia che esaltano scenari cari a Corona, che racconta la sua vita strettamente legata al territorio e alla tragedia del Vajont.

Credit foto e video: Ufficio stampa Echo
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