ROMA – Fumata bianca, per ora sulla data di partenza: il conclave per eleggere il successore di papa Francesco comincerà il 7 maggio prossimo. Lo ha detto il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. La data è stata decisa dalle congregazioni generali dei cardinali al termine della riunione convocata oggi, 28 aprile.
IL CRONOPROGRAMMA
Domenica prossima, 4 maggio, si concluderanno i novendiali, le messe in suffragio di Papa Francesco. Il conclave sarebbe potuto cominciare già il giorno successivo, lunedì. L’assemblea dei porporati si è presa qualche giorno in più, per consentire l’arrivo di tutti i cardinali ‘avente diritto’, da ogni parte del mondo e la loro ‘sistemazione’. Gli elettori sulla carta sono 135- il numero più alto mai raggiunto- ma si registrano per ora due forfait per motivi di salute. Poi ci sono problemi logistici per trovare un alloggio a tutti nella Casa Santa Marta, l’albergo vaticano nel quale alloggeranno isolati durante il conclave, che è stata anche la residenza scelta da Papa Bergoglio per tutto il suo Pontificato. Mercoledì prossimo quindi 7 maggio, nel pomeriggio, in 133- salvo altre defezioni- si riuniranno nella Cappella Sistina per arrivare al nome il più condiviso possibile di chi salirà al Soglio Pontificio.
COSA DICONO I BOOKMAKER? IL TOTO PAPA E IL TOTOFUMATE
Intanto, a poco più di una settimana dal Conclave per l’elezione del nuovo Papa, i bookmaker internazionali, riporta Agipronews, stimano che ci sarà “un ‘ballot’ tra 5 e 8 fumate” per arrivare a quella bianca che svelerà il nome del nuovo Papa. Se si resterà nella media di durata degli ultimi conclavi, l’attesa potrebbe non superare i due giorni.Sui ‘papabili’, Pietro Parolin resta il favorito dei bookmaker come successore di Bergoglio: la quota sul Segretario di Stato vaticano è adesso a 3,50 su William Hill. Perde terreno, rispetto alle prime quote, il cardinale filippino Luis Antonio Tagle – considerato un progressista – la cui quotazione è salita da 2,75 a 4,35. Da non escludere l’ipotesi di ‘Papa nero’, per la prima volta nella storia della Chiesa: secondo gli analisti potrebbe essere il cardinale ghanese Peter Turkson a quota 7,00. Un altro italiano – il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna – è adesso il quarto nome sulle lavagne degli allibratori britannici, a 9, davanti al guineano Robert Sarah (10) e al lombardo Pierbattista Pizzaballa, quotato a 11.
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