ROMA – Da 40 personalità della ricerca e dell’università arriva un appello per il voto ai 5 referendum su cittadinanza e lavoro. Il Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, le politologhe Donatella della Porta e Nadia Urbinati, il farmacologo Silvio Garattini, lo storico dell’arte Salvatore Settis sono tra i promotori dell’appello “Vivere da cittadini, lavorare con dignità” che invita a votare per i 5 referendum dell’8 e 9 giugno. “Oggi due milioni e mezzo di persone di origine straniera vivono da anni in Italia e non hanno il pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza. Oggi cinque milioni e mezzo di persone lavorano con contratti a tempo determinato o a tempo parziale, quasi il 30% dei lavoratori dipendenti; sono in gran maggioranza donne e giovani, con salari più bassi e più esposti a condizioni di povertà” ricorda l’appello.
I QUESITI DEL REFERENDUM
Il documento ricorda che i quesiti dei 5 referendum chiedono di: “Vivere da cittadini, riducendo da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale in Italia richiesto per ottenere la cittadinanza italiana ai maggiorenni stranieri, Vite meno precarie, riducendo la possibilità di usare contratti di lavoro a tempo determinato, Lavorare senza licenziamenti illegittimi, riducendo le possibilità di licenziamenti senza giusta causa, – Lavorare senza discriminazioni, riducendo le possibilità di licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese, Lavorare senza infortuni, riducendo i rischi di incidenti e morti sul lavoro”.
I FIRMATARI
Ecco i primi firmatari: Alessandra Algostino, giurista, Università di Torino Roberto Artoni, economista, Università Bocconi Gaetano Azzariti, giurista, Sapienza Università di Roma Filippo Barbera, sociologo, Università di Torino Claudio De Fiores, giurista, Università della Campania Luigi Vanvitelli Juan Carlos De Martin, ingegnere informatico, Politecnico di Torino Donatella Della Porta, politologa, Scuola Normale Superiore, Accademia dei Lincei Marco Doria, storico, Università di Genova, già sindaco di Genova.Continua l’elenco dei firmatari: Giovanni Dosi, economista, Scuola Superiore Sant’Anna, Accademia dei Lincei Emanuele Felice, economista, Università IULM Milano Luigi Ferrajoli, giurista, Università Roma Tre Marianna Filandri, sociologa, Università di Torino Maurizio Franzini, economista, Sapienza Università di Roma Fabio Gadducci, informatico, Università di Pisa Silvio Garattini, medico farmacologo, Presidente Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Marco Geddes da Filicaia, medico epidemiologo, esperto di sanità pubblica Chiara Giorgi, storica, Sapienza Università di Roma Maria Cecilia Guerra, economista, Università di Modena e Reggio Emilia, Parlamentare Paola Inverardi, informatica, Rettrice del Gran Sasso Science Institute Nicola Labanca, storico, Università di Siena Guglielmo Meardi, sociologo, Scuola Normale Superiore Tomaso Montanari, storico dell’arte, Rettore dell’Università per stranieri di Siena Enrica Morlicchio, sociologa, Università di Napoli Federico II Lia Pacelli, economista, Università di Torino Francesco Pallante, giurista, Università di Torino Giorgio Parisi, fisico, Accademia dei Lincei, Premio Nobel per la fisica Valentina Pazé, filosofa, Università di Torino Gabriele Pedullà, storico della letteratura, Università Roma Tre Mario Pianta, economista, Scuola Normale Superiore Alessandro Portelli, storico, Sapienza Università di Roma Michele Raitano, economista, Sapienza Università di Roma Franca Roncarolo, politologa, Università di Torino Andrea Roventini, economista, Scuola Superiore Sant’Anna Rodolfo Saracci, epidemiologo, già International Agency for Research on Cancer, Lione Giorgia Serughetti, filosofa, Università di Milano-Bicocca Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte, Scuola Normale Superiore, Accademia dei Lincei Pasquale Tridico, economista, Università Roma Tre, Europarlamentare Nadia Urbinati, politologa, Columbia University, New York Gianfranco Viesti, economista, Università di Bari Aldo Moro Marco Vivarelli, economista, Università Cattolica del Sacro Cuore.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it