ROMA – Un’aula studio con caffetteria nel cuore della Roma Antica, all’interno del Parco Archeologico del Celio, tra il Colosseo e il Museo della Forma Urbis e di fronte al Foro Palatino. È la seconda vita della Casina del Salvi, costruita nel 1835 dall’architetto Gaspare Salvi a ridosso dei resti del tempio del Divo Claudio, per volere di papa Gregorio XVI, allo scopo di ampliare e abbellire la passeggiata archeologica. L’edificio, che si ispirava alla coffee-house del Pincio disegnata dal Valadier, doveva essere fin dalle origini una caffetteria ma effettivamente non decollò mai. E adesso, quasi due secoli e un restauro (con fondi Pnrr) dopo, riapre i battenti ma di fatto si tratta di una vera e propria inaugurazione. “La cosa può sembrare assurda ma in realtà dalla fine dell’Ottocento questo posto meraviglioso non è mai decollato. Anche in origine doveva essere una caffetteria ma decennio dopo decennio è stato abbandonato. Quindi oggi, di fatto, è una vera e propria prima inaugurazione di uno spazio unico al centro della città, in cui portiamo funzioni private, come la caffetteria, e pubbliche, un’aula studio con 40 posti e wifi”, ha detto l’assessore capitolino alla Cultura, Massimiliano Smeriglio, in occasione dell’apertura insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al Sovrintendente ai Beni Culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce, all’assessora capitolina alla Cultura, Giulia Silvia Ghia, e a Walter Tocci, consulente del sindaco per il CArMe (Centro Archeologico Monumentale.
“Dovete venire a studiare qui perché concilia, con suo affaccio sul Colosseo e l’area del Palatino, e poi la Forma Urbis. Un posto spettacolare per capire cosa è stata e cosa è la nostra città. Se qualcuno vi chiede cosa è la bellezza non gli rispondete, portatelo qui e vi troverete in paradiso”, ha aggiunto Smeriglio rivolgendosi ai romani e a tanti studenti della Capitale. Alcuni ragazzi del liceo Classico Virgilio e dell’Alberghiero Gioberti erano al taglio del nastro. Anche per Roberto Gualtieri, che prima di essere un politico è stato docente universitario di Storia, studiare qui sarà foriero di ottimi voti: “Non ci sarà alcuna scusa per chi studierà qui di prendere meno di 30 e lode data la bellezza di questo spazio”, ha ironizzato il primo cittadino. “Sarà aperta gratuitamente agli studenti 7 giorni su 7 dalle 9 alle 19- ha aggiunto Gualtieri- Siamo in uno dei luoghi più belli del mondo, al centro della città eppure sembra di stare in un luogo bucolico, nella calma, nel verde e tra le rovine di Roma Antica”. Quella della Casina del Salvi è la decima aula studio aperta a Roma dopo quelle al Museo di Roma di Palazzo Braschi, alla Pelanda del Mattatoio, al MACRO, al Palazzo delle Esposizioni, al Mercato Trionfale e al centro culturale Ex Campari. E, come detto, si inserisce nell’opera di riqualificazione del Centro Archeologico Monumentale (CArMe), cioe’ la trasformazione dell’area compresa tra Fori, Colosseo, Colsi le Oppio, Celio, Terme di Caracalla, Circo Massimo, Foro Boario e Campidoglio, il cui primo tassello è la realizzazione della Nuova Passeggiata Archeologica nell’area centrale della città: un grande anello pedonale che consentirà di passeggiare in un contesto mirabile e unico al mondo, dai Fori, al Colosseo, al Celio, al Palatino, alle Terme di Caracalla, al Circo Massimo, fino al Campidoglio.
I primi due tasselli, gli interventi di riqualificazione di via di San Gregorio e via di San Teodoro, sono stati conclusi. Ora toccherà a quelli di via dei Cerchi e ai Fori Imperiali. “Entro l’anno partiranno questi due tratti mancanti- ha assicurato Walter Tocci- Poi qui andrà via il parcheggio abusivo delle auto nell’area prospiciente il Colosseo e anche tutto l’asfalto: il tram viaggerà sull’erba. Poi riaprirà l’Antiquarium, pronto per il restauro, con una funzione molto innovativa. Seguirà la casina della Vignola Boccapaduli, che diventerà una sorta di porta di ingresso per l’Appia Antica. Sono sicuro che diventerà di moda venire a studiare alla Casina del Salvi”.
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