FIRENZE – La protezione delle linee di produzione passa sempre più dalla sicurezza della rete, ovvero dalla protezione da episodi di intrusione e attacchi informatici. È questo il filo conduttore di ‘Macchine protette: non c’è più safety senza cybersecurity’, la pubblicazione di Digital industries world che affronta e approfondisce le principali questioni di sicurezza informatica delle linee produttive industriali.In un settore sempre più improntato alla digitalizzazione, tra connettività delle macchine e internet of things (IoT), una delle urgenze odierne riguarda proprio la safety. Molte delle tecnologie operative e dei processi, infatti, dispongono di tutte le applicazioni per la connettività, ma non sono state progettate tenendo conto della sicurezza della rete e non sono state ottimizzate per respingere o prevenire attacchi informatici, sempre più frequenti, subdoli ed evoluti.
PER GARANTIRE LA SAFETY NON SI PUÒ FARE A MENO DELLA CYBERSECURITY
Il concetto di sicurezza passa quindi oggi ad un nuovo livello, dove per garantire la safety non è più possibile fare a meno della cybersecurity. Una serie di accorgimenti tecnici e buoni investimenti sulla sicurezza possono evitare grosse problematiche produttive e seri danni economici. La guida, curata da Kim Crawley, ricercatrice esperta di cybersicurezza, Andrea Gozzi, segretario generale di Digital Industries World ed esperto di innovazione digitale, e da altri ‘contributori’ dell’associazione, è stata concepita come un utile punto di partenza per affrontare il tema della safety industriale, sia per i costruttori di beni strumentali che per gli utilizzatori finali.
GLI AUTORI PUNTANO A RESPONSABILIZZARE LE AZIENDE
Attraverso approfondimenti tematici e spiegazioni precise, gli autori puntano a responsabilizzare le aziende sul dotarsi di tutti gli strumenti necessari per navigare nelle complessità della sicurezza informatica industriale, consapevoli che una buona safety si tradurrà in motore di crescita e vantaggio competitivo. Tra i temi toccati nel testo, le responsabilità reali per l’Oem, il produttore di apparecchiature originali, la vulnerabilità dei dispositivi collegati in rete, la gestione della supply chain per software e sottocomponenti, cosa dice la direttiva europea Nis2 sulla cybersecurity delle reti appena approvata, le certificazioni da avere e una serie di best practice per rendere la propria azienda più sicura.
VERSIONE INGLESE DI ‘MACCHINE PROTETTE’ DISPONIBILE SUI MARKETPLACE
La versione originale di ‘Macchine Protette: non c’è più safety senza cybersecurity’, scritta in inglese, è disponibile sui principali marketplace. Il lancio della guida ha fatto da apripista a Macchine Protette 2025, la mostra-convegno di giovedì 3 aprile, a Piacenza Expo. Un appuntamento del ciclo di mostre convegno Macchine-X che vuole favorire la condivisione delle esperienze di aziende Oem ed end-user. Con il contributo di esperti provenienti dal mondo istituzionale e dell’industria, si sono affrontati i più recenti temi tecnici, legali e normativi per avere una visione completa e neutrale sulla cybersecurity industriale, sempre col format ‘zero pubblicità, zero messaggi commerciali’. Nei momenti di pausa di Macchine Protette 2025, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di incontrare gli abilitatori dell’iniziativa, ossia le imprese che maggiormente si sono distinte nel campo della cybersecurity attraverso progetti di trasformazione digitale.
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