ROMA – La Cassazione ha confermato il divieto di avvicinamento a Sophie Codegoni per Alessandro Basciano nell’ambito dell’inchiesta per stalking. A riferirlo è Il Corriere della Sera. La misura era stata disposta dal Tribunale del Riesame lo scorso febbraio.
Il dj era stato arrestato lo scorso novembre per atti persecutori e rilasciato dopo poco meno di 48 ore. Ora dovrà indossare il braccialetto elettronico: non potrà stare ad una distanza inferiore ai 500 metri dai luoghi frequentati dalla modella, madre di sua figlia. Nella misura è compreso anche il divieto di comunicare con lei. L’accertamento di una violazione o il rifiuto del dispositivo potrebbero portare a un aggravamento della misura cautelare e far scattare i domiciliari.
CODEGONI AVEVA RACCONTATO DI VIVERE NELLA PAURA
Lo scorso novembre, sempre al Corriere, Codegoni aveva parlato del timore costante per la sua incolumità: “Non è un periodo facile. Non sono tranquilla. E ho paura. Ogni volta che esco ci sono dei bodyguard con me“.
“Finché stavamo insieme era amorevole, carino e dolce. Il problema- ha spiegato- nasceva nel momento in cui io mi staccavo da lui, che fosse per andare a mangiare una pizza, per andare a lavorare o da mia mamma, lui cambiava completamente. Lui doveva essere la priorità della mia vita davanti a tutto e tutti“.
E poi sarebbero arrivati anche dei messaggi con delle minacce, tra cui: “Se non torni con me ti ammazzo come un cane e devi avere paura di tornare a casa”. Dal canto suo, Basciano a La Vita in Diretta aveva negato di aver scritto frasi di questo tipo: “Sicuramente ci sono state delle situazioni in cui, anche a livello verbale, c’è stata magari una mancanza da parte mia di rispetto nei modi, nell’interagire, quindi con l’utilizzo di parole forti e parolacce, ma mai minacce”.
Scrive, però, il Corriere: “Decidendo di disporre la misura del divieto di avvicinamento, i giudici del Riesame avevano osservato come il 35enne non avesse dato alcuna prova di aver capito il grave disvalore dei suo comportamento, non soltanto continuando a screditare la ex, ma anche incolpandola di essere la responsabile dei suoi atteggiamenti aggressivi”.
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