BOLOGNA – Ripercorrere la storia del lavoro in Italia degli ultimi 80 anni con gli occhi di tre generazioni di fotografi, passando attraverso le lotte e il periodo del Covid, ma anche i mega-concorsi pubblici e gli incidenti mortali, dalle fabbriche degli anni ’50 ai nuovi lavori dei Duemila. È la mostra ‘Al Lavoro’, che inaugura oggi 1 maggio a Bologna nel padiglione Temporanea del DumBo. L’esposizione, che resterà aperta fino al 18 maggio, è promossa da Legacoop e Cgil di Bologna, Factorcoop e Fondazione Barberini. Oltre 200 opere tra immagini, video, documenti e infografiche per “ridare valore al lavoro” e rimetterlo al centro nel dibattito pubblico, divise in sei sezioni. La prima riguarda il pubblico impiego, con scatti dei mega-concorsi nei palazzetti dello sport, ma anche di medici e infermieri impegnati contro il Covid e di operatori nelle Rsa.
La seconda sezione è dedicata ai bambini e ai casi di sfruttamento di minori in Italia, ma anche alle aspirazioni dei giovanissimi. La terza parte riguarda la sicurezza, con foto e infografiche su incidenti, malattie professionali e imprese a rischio. Non mancano le immagini delle grandi tragedie avvenute nell’ultimo anno: la centrale di Suviana, l’Esselunga di Firenze e la Toyota Handling di Borgo Panigale. La quarta sezione parla di precariato attraverso foto, grafiche e interviste sui rider, sulla logistica e sull’occupazione giovanile. C’è poi una parte consistente dedicata alle lotte, che mischia immagini storiche e vertenze recenti tra cui Gkn, Gls, La Perla e Saga Coffe. Infine l’ultima sezione dedicata alla cooperazione, dalle lotte agrarie al racconto di una tipica giornata di lavoro in alcune realtà emiliane come Camst, Cadiai e Granarolo.
“Porteremo i nostri delegati a vedere questa mostra- assicura il segretario generale della Camera del Lavoro di Bologna, Michele Bulgarelli- per ricordare anche a loro che ci sono state conquiste e sconfitte, che c’è stata una legislazione contro i lavoratori ma anche le lotte, che non finiscono mai. Ma la lotta paga sempre. Qualunque chiusura di una vertenza è migliore se prima si è lottato”. Il lavoro, sottolinea la presidente di Legacoop Bologna, Rita Ghedini, “è l’oggetto dell’esistenza delle cooperative, è la ragione per cui le persone si mettono insieme per costruire un’impresa e dare struttura, dignità e salario al proprio lavoro”. La partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese, aggiunge Ghedini, “è uno degli elementi fondamentali per migliorare le condizioni del lavoro e anche i risultati di impresa, rendendola più sostenibile per le comunità”.
Oggi, ragiona poi la presidente di Legacoop Bologna, “il lavoro in Italia è in una condizione paradossale. Abbiamo il massimo tasso di occupazione degli ultimi anni ma stipendi troppo bassi, con livelli di reddito non adeguati a garantire un’esistenza libera e dignitosa per tutte e tutti. Abbiamo condizioni di frammentazioni in molti ambiti e, dove il lavoro non è protetto dai contratti collettivi nazionali, abbiamo anche condizioni di sotto inquadramento o vera e propria svalorizzazione”. La mostra è quindi “importante per richiamare l’attenzione sul valore del lavoro, come ha detto ieri il presidente della Repubblica”, afferma Ghedini. Che incalza: “Ogni mese ci vengono raccontati tassi di occupazione crescente, eppure abbiamo la fuga dei medici dopo il Covid, una percentuale consistente di lavoratori che non ha una vita dignitosa e i più giovani che si interrogano sul senso del lavoro”.
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