DECOLLATA MISSIONE BIOMASS ESA A BORDO DI VEGA-C
Il satellite Biomass dell’Agenzia spaziale europea, partito dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese, è in orbita. Ce lo ha portato il lanciatore italiano Vega-C, nato a Colleferro in casa Avio. E’ iniziato così il viaggio della missione Biomass che, per i prossimi cinque anni e mezzo, si occuperà di mappare le foreste guardandole da un’altitudine di 666 chilometri. La prima immagine della missione Biomass è attesa tra due o tre settimane. Peso di 1.250 chili, antenna dispiegabile del diametro di 12 metri, Biomass porta per la prima volta nello Spazio un radar in banda P, vero elemento innovativo della missione: saranno visibili in 3D, ‘quasi come uno scan medico’ dicono dall’Esa, tronchi, foglie e radici. Il satellite fornirà dati su estensione e stato di salute delle foreste, inclusa la deforestazione, nell’ottica di approfondire, come primo obiettivo scientifico, tutto ciò che è legato al ciclo di carbonio.
MODELLO MATEMATICO PREDICE SVILUPPO FUTURO DELLE CITTÀ
Dove sorgeranno le città del futuro? E come si svilupperanno? A rispondere, con un modello matematico, sono i ricercatori dell’Alma Mater di Bologna e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, a partire dall’analisi dell’illuminazione notturna di una vasta area attorno a Pechino tra il 1992 e il 2013. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica ‘Earth’s Future’, prevede che le aree urbane continueranno a espandersi verso le zone di pianura e dove sono presenti risorse idriche. Le proiezioni demografiche indicano che entro il 2050 il 66% della popolazione mondiale risiederà in aree urbane. Questa espansione trasformerà profondamente il paesaggio e causerà ricadute ambientali e socio-economiche, come la perdita di habitat naturali e di biodiversità, l’alterazione dei cicli idrici e biogeochimici, l’inquinamento atmosferico e ambientale, il fenomeno delle isole di calore urbane e un aumento della domanda di risorse essenziali quali acqua, energia e cibo.
IEZZI (TWIN4CYBER): PIÙ DIGITALIZZAZIONE, MENO PC INFETTATI
“L’idea dell’hacker isolato è passata, oggi parliamo di vere e proprie organizzazioni, di strutture criminali informatiche, di mercenari digitali o di gang ransomware, spesso di cyber soldier che conducono attività di false flag”. Pierguido Iezzi, ceo Twin4Cyber e direttore Cyber BU Maticmind Spa, lo ha raccontato nel corso di una videointervista rilasciata all’agenzia Dire. Queste operazioni “hanno come obiettivo quello creare instabilità economica, politica e sociale attraverso diverse forme: deepfake, fake news che generano senso di insicurezza, di disordine sociale”, ha spiegato Iezzi, “ma possono essere attacchi veri e propri: in questi casi, quando la vittima è una infrastruttura critica o il mondo della Pubblica amministrazione, viene meno la capacità di uno Stato di esercitare il proprio mandato verso i cittadini”.Ma c’è un elemento da tener presente: “Maggiore è il livello di digitalizzazione, minore è il rischio di macchine infettate. Perché la digitalizzazione porta con sé un livello più alto di consapevolezza degli strumenti che utilizziamo” ha concluso.
NUOVA NAVE ‘GREEN’ ATHENA DELLA BLUFERRIES ARRIVATA A MESSINA
È arrivata nel porto di Messina ‘Athena’, la nuova nave della flotta Bluferries, società del Polo Logistica del Gruppo Fs, attiva nel trasporto marittimo dello Stretto. La sua propulsione ibrida consentirà una riduzione delle emissioni di CO2 del 56% rispetto alle navi più vetuste della flotta e del 13% rispetto alle ‘gemelle’ non ibride ‘Trinacria’ e ‘Sikania’, grazie alla tecnologia ‘zero emissioni’ durante le operazioni di avvicinamento in porto, di carico e scarico, tramite l’utilizzo dei soli motori elettrici, le cui batterie vengono caricate in fase di navigazione. Inoltre, i pannelli solari a bordo forniscono 25kW di energia, alimentando tutti i servizi di alloggio della nave. ‘Athena’ presenta ulteriori parametri ambientali qualitativi: i motori principali sono in grado di funzionare con miscela di gasolio con biodiesel fino al 20% e a bordo è presente un impianto per la produzione di acqua dolce, con riduzione del consumo idrico superiore al 70%.
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