SUTRI – La comunità di Sutri si è raccolta, il Primo maggio, in un momento di silenzio e riflessione per commemorare il 65esimo anniversario del tragico crollo del Ponte Felice Borghese, avvenuto nel 1960. Quella tragedia costò la vita a quattro giovani: Vincenzina Carbonetti, Pina Cencioni, Antonio Cencioni e Silvano Diorci. Altre tre persone – Paola Bomarsi, Calissa Luzzitelli e Mario Giuliani – sopravvissero miracolosamente, ma portarono con sé le cicatrici di quel drammatico evento. Il sindaco di Sutri, Matteo Amori, ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di quella tragedia, non solo per onorare le vittime, ma anche per rafforzare il legame tra le generazioni e prevenire il ripetersi di simili eventi. La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, che si sono uniti in preghiera e riflessione, dimostrando che Sutri non dimentica. La memoria di quel giorno tragico continua a vivere nel cuore della comunità, trasformando il dolore in un impegno condiviso per un futuro più sicuro e consapevole. «Un grazie a tutti coloro che oggi si sono uniti nella preghiera e nella riflessione. Sutri non dimentica. Sutri abbraccia il dolore, lo trasforma in memoria e lo affida al futuro», ha aggiunto il sindaco Amori. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |