19.6 C
Roma

Pineta di Fregene, 121 alberi a rischio crollo: scatta il divieto di accesso nell’area “A”

FREGENE – Alberi pericolanti nella Pineta monumentale “Federico Fellini” di Fregene: in particolare l’area interessata è quella “A”, e tramite ordinanza sindacale, il Comune di Fiumicino ne ha interdetto l’accesso. La decisione è scaturita dopo un sopralluogo effettuato dal personale dipendente dell’Area Tutela Ambientale, si è preso atto delle condizioni degli alberi di Pinus Pinea: fra le essenze arboree presenti ed esaminate, 121 di esse ricadono in «classe D-Estrema propensione al cedimento». L’obiettivo è «garantire la pubblica e privata incolumità, nonché di provvedere alla messa in sicurezza dell’area», si legge nel provvedimento. già entrato in vigore. Peranto il Comune ha affermato che «si ritiene prioritario disporre, attraverso apposita ordinanza sindacale, la chiusura al pubblico dell’area “A” della Pineta, per il tempo necessario alla messa in sicurezza, a partire dal giorno 5 maggio 2025, per una durata stimata di 50 giorni lavorativi, salvo imprevisti, e comunque fino a fine lavori, nella fascia oraria 07-17:30. «L’abbattimento interesserà 32 alberature di Pinus Pinea poste ai margini del parco, lungo la recinzione, il cui crollo potrebbe investire la pubblica viabilità esterna all’area da interdire». La decisione ha però fatto scaturire alcune polemiche, in particolare sulle sorti della pineta e sulla quantità delle alberature che verranno abbattute: «Quella che un tempo era la Pineta monumentale di Fregene, oggi rischia di diventare solo un ricordo sbiadito», ha dichiarato il capogruppo del Pd Ezio Di Genesio Pagliuca, che ha aggiunto: «È stato comunicato quello che potrebbe essere il più grande abbattimento di pini mai avvenuto all’interno della Pineta. Un’operazione drastica, causata sì dalla diffusione della cocciniglia tartaruga, ma — lo diciamo con forza — soprattutto dal ritardo negli interventi di prevenzione e cura, che avevamo denunciato già tra ottobre e novembre. La cocciniglia non si ferma ai confini di Fiumicino,- ha sottolineato il capogruppo – è vero. Ma a Fiumicino gli interventi sono arrivati tardi, solo tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, in un periodo non ottimale Lo abbiamo detto, lo abbiamo scritto, e oggi ne vediamo le conseguenze — anche sul piano economico — poiché i ritardi hanno causato uno spreco di migliaia e migliaia di euro, che finiranno per ricadere sui cittadini. A questo si aggiunge l’abbattimento di numerose alberature private: un’emergenza nell’emergenza. E non ci limitiamo a denunciare il problema. Vogliamo ricordare che, negli anni passati, eravamo riusciti a far autorizzare — con grande impegno e secondo normativa — un protocollo innovativo di “vaccinazione” dei pini, mai applicato prima. È stato portato avanti per due anni consecutivi. Poi, lo sappiamo, le cose sono cambiate, e oggi resta soprattutto il rimpianto. Un rimpianto ancora più amaro se pensiamo che alcuni pini recentemente ripiantati dall’amministrazione mostrano già i segni della stessa malattia e che da lunedì 5 maggio il parco “Federico Fellini” sarà chiuso al pubblico per circa 50 giorni, a causa dell’abbattimento di centinaia di alberature. Eppure i rischi li avevamo segnalati per tempo. Ma, come troppo spesso accade, si è deciso di non intervenire tempestivamente. Oggi, invece di affrontare realmente il problema, si sceglie la strada più semplice: chiudere. È una scelta che non risolve, ma sposta il problema nel tempo, aggravandone le conseguenze. È il momento di guardare avanti – ha aggiunto ancora il capogruppo del Pd – servono nuove piantumazioni, diffuse, pianificate e protette. Non possiamo permetterci di perdere non solo un polmone verde, ma un bene ambientale e paesaggistico che caratterizza e valorizza profondamente il nostro territorio. Altrimenti tutto il resto è retorica. Possiamo anche realizzare progetti di riqualificazione e ampliare la Pineta, ma se gli alberi continueranno a scomparire, di Pineta rimarrà solo il nome», ha concluso Ezio Di Genesio Pagliuca.

ULTIME NOTIZIE

Medio Oriente, raid israeliani contro l’aeroporto yemenita di Sanaa. Trump annuncia: “Gli Houthi si sono arresi”

ROMA - La tensione in Medio Oriente continua a salire. Nella notte, l'aeronautica militare...

Roma, scontro tra scooter e camion sulla tangenziale est: morto un 62enne

(Adnkronos) - Un italiano di 62 anni è morto oggi, martedì 6 maggio,...

Casamonica, morto Guerrino: la questura prescrive funerali privati

(Adnkronos) - E' morto oggi, 6 maggio, a Roma Guerrino Casamonica, appartenente all'omonimo...

Usa-Canada, Carney lascia la Casa Bianca dopo l’incontro con Trump

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Il primo ministro canadese Mark Carney ha lasciato...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Medio Oriente, raid israeliani contro l’aeroporto yemenita di Sanaa. Trump annuncia: “Gli Houthi si sono arresi”

ROMA - La tensione in Medio Oriente continua a salire. Nella notte, l'aeronautica militare...

Roma, scontro tra scooter e camion sulla tangenziale est: morto un 62enne

(Adnkronos) - Un italiano di 62 anni è morto oggi, martedì 6 maggio,...

Casamonica, morto Guerrino: la questura prescrive funerali privati

(Adnkronos) - E' morto oggi, 6 maggio, a Roma Guerrino Casamonica, appartenente all'omonimo...