(Adnkronos) – Inizia il Conclave 2025 e il cardinale Fernando Filoni viene sempre più spesso citato tra i possibili candidati a diventare nuovo papa. Oggi 79enne, è una figura di spicco nella diplomazia vaticana e attuale Gran Maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel corso della sua lunga carriera ha ricoperto incarichi di grande rilievo, tra cui prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e nunzio apostolico in Iraq durante il conflitto del 2003.
Nato il 15 aprile 1946 a Manduria, in provincia di Taranto, fu ordinato sacerdote il 3 luglio 1970. Ha ottenuto il dottorato in filosofia e in diritto canonico, oltre a un diploma in scienze dell’opinione pubblica con specializzazione in giornalismo. Nei primi anni del suo ministero a Roma si dedicò alla pastorale parrocchiale e all’insegnamento nelle scuole superiori, per poi entrare nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1981. Prestò servizio in varie rappresentanze pontificie: in Sri Lanka, Iran, Brasile e Filippine; durante la guerra tra Iran e Iraq fu assegnato a Teheran.
Uno dei suoi incarichi più significativi fu quello svolto a Hong Kong tra il 1992 e il 2001, dove monitorò da vicino la condizione della Chiesa cattolica in Cina, lavorando per favorire una maggiore unità tra i vescovi della Chiesa ufficiale e quelli della comunità clandestina, incoraggiandoli a ristabilire la piena comunione con Roma. In quegli anni aprì anche una “missione di studio” sulla Chiesa nella Cina continentale.
Nel 2001 fu nominato nunzio apostolico in Iraq e Giordania. Durante l’invasione americana del 2003, scelse di rimanere a Baghdad, diventando simbolo concreto della vicinanza della Chiesa al popolo iracheno in un momento di grande sofferenza. Nel 2006 fu trasferito nelle Filippine.
Nel 2007 Papa Benedetto XVI lo nominò sostituto per gli Affari Generali della Segreteria di Stato, ruolo strategico assimilabile a quello di capo di gabinetto del Papa. Nel 2011 fu chiamato a guidare Propaganda Fide, una delle congregazioni più importanti della Curia romana, incaricata delle missioni e dell’evangelizzazione. L’anno successivo fu creato cardinale e, nel 2018, promosso cardinale-vescovo da Papa Francesco.
Dal 2019 è a capo dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro. Con una competenza particolare su Cina e Medio Oriente, Filoni ha definito “storico” l’accordo provvisorio tra la Santa Sede e Pechino del 2018, pur ammettendone i limiti e le difficoltà. Di fronte alla guerra tra Israele e Hamas nel 2023, ha lanciato un appello per una soluzione a due Stati e per l’abbandono delle logiche di vendetta, auspicando rispetto reciproco e una pace duratura.
Vicino al Cammino Neocatecumenale, il cardinale Filoni è un convinto sostenitore del Concilio Vaticano II e del ruolo delle conferenze episcopali, tema al quale ha dedicato anche una pubblicazione. Figura riservata ma pastorale, dotata di un bagaglio eccezionale di esperienza diplomatica e curiale, viene sempre più spesso citato tra i possibili candidati al papato.
Secondo il vaticanista John Allen, rappresenta un profilo con visione globale, fermezza dottrinale e solide capacità di governo. Tuttavia, il fatto di non aver mai guidato una diocesi può essere percepito da alcuni come un limite, e per altri è espressione di una “vecchia guardia” vaticana. Resta il fatto che, alla luce dei nuovi equilibri ecclesiali, il conclave potrebbe rivalutare il suo ruolo in modo significativo. (di Paolo Martini)