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Inter eroica: batte il Barcellona 4-3 ai supplementari e vola in finale di Champions League

Missione compiuta: l’Inter batte per 4-3 ai supplementari in casa il Barcellona e si qualifica per la finale di Champions League al termine di una partita leggendaria. Sabato 31 maggio i nerazzurri di Simone Inzaghi affronteranno la vincente della seconda semifinale in programma questa sera tra Psg e Arsenal. Per l’Inter sarà la settima finale in Coppa dei Campioni/Champions League, i nerazzurri puntano al loro quarto successo dopo i tre del 1963/64, 1964/65 e del 2010. Dal Paradiso all’Inferno e ancora al Paradiso. È successo di tutto al Meazza. Protagonisti assoluti nella bolgia del Meazza sono stati Lautaro Martinez e Frattesi. In dubbio fino all’ultimo, il capitano nerazzurro trascina i suoi con il suo ottavo gol in sette partite in questa Champions oltre al rigore procurato e trasformato poi dal solito Calhanoglu. Ma sono altri due eroi Acerbi e Frattesi a regalare la finale ai nerazzurri con un gol nel recupero e uno nei supplementari. Partita tatticamente quasi perfetta dell’Inter, che ha chiuso tutti gli spazi provando a limitare lo spauracchio Yamal per poi punire chirurgicamente gli errori difensivi del Barcellona. La squadra catalana ha dimostrato grande classe ribaltando il risultato del primo tempo con i gol di Eric Garcia, Dani Olmo e Raphinha ma alla fine ha pagato a caro prezzo un atteggiamento difensivo scriteriato, non facendo tesoro degli errori commessi già nella gara di andata terminata non a caso 3-3. L’Inter nel doppio confronto si è dimostrata più equilibrata, capace di limitare i fuoriclasse avversari ma allo stesso tempo di colpire in contropiede con grande cinismo. E con un cuore enorme. Per le formazioni confermate le indicazioni della vigilia, nell’Inter Inzaghi recupera in extremis Lautaro in attacco al fianco di Thuram. In difesa gioca Bisseck al posto di Pavard al fianco di Acerbi e Bastoni. In porta Sommer. Sulle fasce Dumfries e Dimarco, in mezzo i soliti Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Nel Barcellona, Flick ritrova Leawndowski ma solo per la panchina. In attacco confermato Ferran Torres con Yamal, Dani Olmo e Raphinha. L’arbitro è il polacco Marciniak. San Siro è tutto esaurito con circa 75.504 spettatori e un incasso record da 14.675.293 milioni di euro. In tribuna tra gli altri anche il presidente dell’Uefa Ceferin. Si gioca subito a ritmi sostenuti, è il Barcellona a tenere maggiormente il possesso con l’Inter pronta a colpire in contropiede. La squadra blaugrana gioca con una linea difensiva altissima, a tratti addirittura a centrocampo. L’Inter fatica a trovare l’imbucata giusta. Yamal, l’uomo più temuto, si accende ad intermittenza ed è suo il primo tiro in porta con un sinistro debole e centrale dal limite. La replica è affidata a Thuram, con un destro a giro dal limite che termina a lato. Poco dopo Mkhitaryan trova un varco a sinistra nelle praterie difensive lasciate dal Barça, dal limite prova a servire in mezzo Lautaro anticipato in angolo da Martínez. Cresce la pressione dell’Inter, pericolosa con un destro di Barella controllato in due tempi da Szczesny. Il Barça inizia a soffrire e al 21’ arriva il gol nerazzurro firmato da Lautaro su assist di Dumfries perfettamente pescato oltre la allegra linea difensiva blaugrana. La reazione del Barça con un inserimento di Pedri in area, sul suo cross basso Acerbi tocca con il braccio ma l’arbitro lascia proseguire dopo un ceck del Var. Ci prova ancora il Barça con Dani Olmo in contropiede, ma il suo destro è innocuo. Poi è Raphinha a cercare Torres in area, Bastoni salva. L’attaccante del Barça ci riprova poco dopo con una girata sporca da centro area di poco a lato. Poi si accende ancora Yamal in area, ma il suo destro è impreciso. L’Inter però quando attacca è sempre pericolosa, Mkhitaryan dal limite sfiora il palo della porta di Szczesny. L’armeno ci riprova ancora di sinistro da centro area, palla ancora a lato. È il preludio al raddoppio firmato da Calhanoglu al 45’ su rigore concesso dall’arbitro, dopo un controllo del Var, per un fallo di Cubarsi su Lautaro lanciato a rete. La ripresa inizia con l’Inter che trova subito il terzo gol con Acerbi, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Il gol lo trova però il Barcellona al 54’ con un gran destro al volo di Eric Garcia da centro area. Gara riaperta. Inzaghi toglie Dimarco e inserisce Carlos Augusto, in una ideale staffetta in marcatura su Yamal. L’Inter c’è e torna a rendersi pericolosa con Barella che impegna Szczesny dal limite. Ma le emozioni non sono finite, perchè è clamorosa l’occasione fallita in contropiede poco dopo dal Barcellona con Garcia che calcia in bocca a Sommer a porta praticamente sguarnita. È il preludio, però, al pareggio blaugrana firmato di testa da Dani Olmo su cross dalla sinistra di Gerard Martin al 60’. Cala il gelo su San Siro, con l’Inter che sembra scossa e in calo fisico. La partita diventa un monologo del Barcellona, stabilmente nella metà campo nerazzurra. A venti dalla fine rischio clamoroso dell’Inter, per un fallo di Mkhitaryan su Yamal che inizialmente Marciniak sanziona con un rigore. Poi il Var gli fa cambiare idea, il fallo era al limite dell’area. Inzaghi toglie anche un Lautaro esausto e inserisce Taremi, dentro anche Darmian per Bisseck e Frattesi per Mkhitaryan e Zielinski per Calhanoglu. Il Barça insiste e sfiora il tris con un sinistro dal limite micidiale di Yamal respinto in angolo da un grande Sommer. Con l’ingresso di forze fresche l’Inter torna ad alzare l’intensità del pressing in mezzo al campo. Ma è un fuoco di paglia, perchè all’87’ il Barcellona trova vantaggio con il brasiliano Raphinha che batte Sommer con un destro da dentro l’area dopo una respinta dello stesso portiere. Nel recupero, poi, con l’Inter sulle gambe ma protesa alla disperata in avanti, Yamal in contropiede colpisce anche un palo. Quando ormai sembra finita al 93’ è un incredibile Acerbi a segnare il gol del 3-3 che manda la partita ai supplementari, anche se all’ultimo secondo è ancora Yamal a mancare un’altra occasione fermato da un Sommer monumentale. Sulle ali dell’entusiasmo l’Inter sembra averne di più, il Barça sembra pagare psicologicamente l’occasione mancata. La pioggia battente poi non aiuta certo le due squadre, ma il cuore incredibile dell’Inter sfocia nel gol del 4-3 firmato da Frattesi con un sinistro da dentro l’area di rigore al 99’. San Siro esplode ancora, l’emozione e la passione sono talmente forti che Frattesi accusa quasi un malore per l’eccesso di esultanza. Il Barcellona spinge alla disperata alla ricerca del pari, ma ormai le energie sono al lumicino. È il solito Yamal a provare ad innescare Lewandowski, ma il centravanti polacco di testa manda alto praticamente a porta vuota. Ma non è ancora finita, perchè ancora Yamal sfiora il gol con due conclusioni micidiali su cui Sommer compie altri due miracoli nella sua incredibile partita. La partita termina tra la gioia incredibile dell’Inter e dei suoi tifosi e le lacrime del Barcellona. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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