20.3 C
Roma

Tutta la storia dell’Eremo della Trinità, dove dimorò Sant’Agostino

ALLUMIERE – L’Eremo della SS. Trinitatis de Centumcellis (Eremo della Trinità) è uno dei siti più affascinanti del territorio collinare: il santysriobe l’annesso convento sono una vera pietra preziosa incastonata magnificamente nella natura semi incontaminata dell’area. Un’antica tradizione agostiniana lo vuole edificato sulla cella dove dimorò Sant’Agostino nel IV secolo, ospitato da alcuni eremiti ai quali prescrisse la Regula Secunda che li invitava a vivere non più come anacoreti, ma in comunità cenobite, qui avrebbe iniziato la stesura del “De Trinitate” che interruppe dopo la miracolosa visione del Cristo fanciullo che ebbe mentre camminava assorto, lungo la spiaggia di Centumcellae nei pressi della Torre Bertalda, tra Civitavecchia e Tarquinia. Tali vicende erano menzionate in tre epigrafi databili all’inizio del XIV secolo, scomparse, la prima nel 2006 fu ritrovata nel deposito della Cattedrale di Civitavecchia. Un’altra tradizione vuole che visitarono l’eremo, durante i loro pellegrinaggi, San Guglielmo di Malavalle nel XII secolo e San Paolo della Croce nel XVIII secolo. La Trinità copre una superficie di circa 650 mq, la parte più antica, del XIII secolo, è costituita dal plesso con cinque celle, il chiostro, la Chiesa della SS. Trinità, la Cappella della Madonna delle Grazie e un campanile, nel XVII secolo si aggiunse la Chiesa della Madonna del Soccorso. L’affresco raffigurante Sant’Agostino fu invece restaurato ed è esposto al Museo Civico di Allumiere, appartiene ai più belli dell’iconografia agostiniana, databile per stile ai primi del XVI secolo. “È il più antico santuario dei Monti della Tolfa e si trova a circa 2 km dal paese di Allumiere in un luogo tranquillo e silenzioso, ove la tradizione vuole che S. Agostino abbia dimorato quando dettò la sua seconda regola e iniziò a scrivere il “De Trinitate” – spiega Gabriele Volpi, ex amministratore comunale di Allumiere e innamorato del paese di cui parla sempre nel seguitissimo gruppo Fb Vota Volpi – è stato ostruito forse in età medievale, ha subito vari rifacimenti che non permettono di riconoscerne la struttura antica. Il documento più antico che ci parla dell’eremo è una Bolla di Papa Innocenzo IV del 1243, ma esistono anche altre fonti non documentate che lo datano all’inizio del IX secolo d.C. Il santuario sopravvisse fino al 1656, anno in cui fu soppresso da papa Alessandro VII, tuttavia continuò ad ospitare un eremita. Fu ristrutturato all’epoca della scoperta dell’allume nel territorio e nuovamente abbandonato nel 1818, quando morì l’ultimo frate, Fra’ Giuseppe Beretta, che vi soggiornò. Nel 2002 si è concluso il restauro”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

ULTIME NOTIZIE

Trump è un feticista della toponomastica: “Il Golfo Persico si chiamerà Golfo Arabico”

ROMA - Non abbiamo fatto in tempo ad aggiornare i mappamondi (esistono ancora, i...

Blue Planet Economy Expoforum 2025, a Roma la due giorni dedicata al mare

Il gazometro di Roma ospita l’edizione 2025 del Blue Planet Economy Expoforum. Un evento...

Rifiuti Roma, via libera per il termovalorizzatore a Santa Palomba

ROMA - È stata aggiudicata in via definitiva al Raggruppamento di imprese guidato da...

Cinema & Spettacoli Magazine – 7/5/2025

ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - "Flight Risk - Trappola ad alta quota",...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Trump è un feticista della toponomastica: “Il Golfo Persico si chiamerà Golfo Arabico”

ROMA - Non abbiamo fatto in tempo ad aggiornare i mappamondi (esistono ancora, i...

Blue Planet Economy Expoforum 2025, a Roma la due giorni dedicata al mare

Il gazometro di Roma ospita l’edizione 2025 del Blue Planet Economy Expoforum. Un evento...

Rifiuti Roma, via libera per il termovalorizzatore a Santa Palomba

ROMA - È stata aggiudicata in via definitiva al Raggruppamento di imprese guidato da...