In cosa consiste l’agopuntura? “Si tratta di una metodica terapeutica della medicina tradizionale cinese. Consiste- dichiara alla Dire la dottoressa- nell’infissione e manipolazione di un certo numero di sottilissimi aghi sterili e monouso, in determinati punti cutanei, che sono situati su meridiani energetici. Questi ‘siti’ vengono scelti dal medico agopuntore in base a criteri diagnostici. In Italia l’agopuntura- chiarisce l’esperta- è considerato un atto medico e pertanto può essere praticata solo da medici chirurghi che abbiano seguito un corso di formazione specialistica in agopuntura. Esiste infatti una Federazione italiana delle società di agopuntura (Fisa), accreditata presso il ministero della Salute, che rappresenta le società scientifiche mediche di agopuntura e medicina tradizionale cinese in Italia. Questa Federazione coordina non solo l’attività didattica delle scuole di Agopuntura ma ha creato anche un registro dei medici agopuntori al quale tutti i cittadini italiani possono fare riferimento quando intendono cercare un medico agopuntore accreditato nella propria città o regione”.
Di Micco chiarisce che “esistono delle Linee Guida Nazionali (SNLG) riconosciute dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) tanto per la profilassi dell’emicrania e il trattamento della lombalgia cronica che per la dismenorrea, così come ci sono importanti linee guida internazionali in ambito oncologico (per es. quelle pubblicate dalla SIO (Society for Integrative Oncology) e dall’ASCO (American Society of Clinical Oncology)”.
Quali patologie possono essere trattate con l’agopuntura? Di Micco coglie l’occasione per dire che: “Spesso si pensa che l’agopuntura sia legata al trattamento del dolore. Questo è sicuramente vero ma proprio in virtù della sua azione su tutti i sistemi regolatori dell’organismo, questo atto medico esplica i suoi effetti terapeutici su molti altri disturbi sia acuti che cronici. In base agli effetti, dimostrati anche sperimentalmente, l’agopuntura può fungere da: antidolorifico, decontratturante, antinfiammatorio, vasomodulatore, immunomodulatore, regolatore della funzione endocrina nonché svolgere un’azione ansiolitica e sedativa- antidepressiva. Per cui le condizioni cliniche che traggono beneficio dall’agopuntura sono tante: osteoarticolari-reumatologiche, neurologiche (es cefalee); ostetrico-ginecologiche (es donne con irregolarità del ciclo mestruale, endometriosi, vulvodinia). E per ultimo, non per importanza, l’agopuntura è di grande supporto ai pazienti oncologici”.
Ma ci sono controindicazioni? Le sedute possono essere garantite con Ssn a coloro che sono esenti per patologie oncologiche (048)? “Le prestazioni offerte ad esempio al ‘Centro Komen Italia per i trattamenti integrati in oncologia’, all’interno dell’Unità di Chirurgia senologica- sottolinea l’esperta del Gemelli di Roma- sono erogate tramite il servizio sanitario nazionale (Ssn). Questo è possibile perché le prestazioni di agopuntura sono effettuate all’interno di un percorso integrato diagnostico terapeutico assistenziale (PIDTA), anche grazie al sostegno della Komen Italia. Il nostro approccio multidisciplinare consente perciò l’affiancamento di terapie complementari scientificamente validate a quelle farmacologiche salvavita. Tutte le pazienti affette da tumore del seno che sono seguite qui al Gemelli durante il loro percorso di cura hanno la possibilità di effettuare uno o più cicli di agopuntura, qui da noi al 10° piano. Prima di avviarle alle sedute è necessario che la singola paziente venga valutata attraverso una prima visita di ‘oncologia integrata’ effettuata da un medico agopuntore, in particolare da me e dalla mia collega Claudia Maggiore, per capire qual è la sintomatologia presente in quel momento e se può trovare giovamento da discipline complementari. Durante questo primo colloquio noi raccogliamo i bisogni, a volte non ascoltati, delle pazienti e offriamo loro trattamenti specifici e personalizzati. In particolare, per l’agopuntura, in base a determinati sintomi riferiti dalla donna noi possiamo effettuare, con impegnativa rilasciata dal medico di famiglia (Mmg) le sedute”.
Le indicazioni per l’agopuntura in oncologia sono legate agli effetti collaterali legati dei trattamenti di chemioterapia, radioterapia e terapia ormonale. “I sintomi più comuni- riporta Di Micco alla Dire- che io riscontro nei nostri ambulatori sono: le vampate (da menopausa indotta ndr); le artralgie, la ‘fatigue’, nausea e vomito, ansia e insonnia. Altre indicazioni possono essere la presenza di una neuropatia periferica indotta da alcuni chemioterapici. In definitiva qui al Gemelli di Roma cerchiamo di offrire alle nostre pazienti in trattamento oncologico un reale supporto che possa aiutarle nel processo di cura”.
Quante sedute servono per ottenere benefici? “Sono necessarie almeno sei sedute di agopuntura- precisa la dottoressa Di Micco- eventualmente ripetibili a distanza di mesi o anni dall’ultimo trattamento, in relazione al bisogno”.
Tutti possono sottoporsi a sedute di agopuntura? “Sì. Non esiste alcun tipo di controindicazione all’agopuntura anche perché se eseguita da mani esperte e seguendo tutte le procedure di sicurezza relative a tale metodica non interferisce né con farmaci né con altri trattamenti. Non vi è dunque nessuna incompatibilità in quanto con l’agopuntura non si introducono sostanze chimiche”.
“Negli aghetti- conclude l’esperta al fine di fugare dubbi- non vi è iniettata alcuna sostanza. L’agopuntura agisce attivando importanti meccanismi nervosi e bioumorali (endorfine, serotonina, ormoni). Lo scopo è infatti ripristinare l’equilibrio attraverso l’eventuale rimodulazione degli stili di vita della paziente usando un ‘linguaggio’ tipico della medicina naturale che è attivare una risposta dell’organismo utilizzando unicamente le sue risorse personali rispetto alla problematica trattata”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it