BOLOGNA – Era attesa verso le 19 – 19.30 di ieri sera la prima fumata del Conclave, che ha preso il via ieri pomeriggio alle 16.30 nella Cappella Sistina. Invece, il fumo nero ha cominciato a uscire dal comignolo solo alle 21.04, a una distanza temporale di oltre tre ore dall’inizio dei lavori. Diversi media televisivi, a quel momento, stavano mandando in onda l’immagine del camino (spento) da ore. Una maratona di discutibile nonsense che nessuno, però, aveva messo in conto sarebbe durata così tanto. Con lo schermo della tv che rilanciava un’inquadratura pressochè fissa e immutabile del comignolo, se non fosse per il gabbiano che ogni tanto faceva capolino e si sistemava vicino al camino, oppure per il fatto che a un certo punto, nel cielo, si percepiva l’imbrunire. Ma cosa è successo? Come mai il risultato della prima votazione dei 133 cardinali ha impiegato così tanto per essere comunicata? È stato scritto che si tratta dell’attesa più lunga della storia: una fumata, insomma, non è mai arrivata ad un orario così inoltrato. Tanto che in diversi, a un certo punto, hanno pensato che il Papa fosse stato scelto già al primo colpo e il ritardo fosse dovuto a quello. Invece no. E allora cosa? Quello che succede al Conclave, si sa, è segreto e non può essere rivelato. Ma sono state fatte alcune ipotesi.
Potrebbero esserci diverse ragioni per il fatto che il verdetto del voto sia arrivato solo alle 21 passate. Una di queste, scrive il Corriere, potrebbe essere la durata della meditazione del cardinale Raniero Cantalamessa. Come si legge nell’Ordo rituum conclavis (il documento che contiene il programma e i regolamenti del conclave), il prelato aveva in scaletta una riflessione di 45 minuti con lo scopo di “aiutare i porporati a riflettere sul gravissimo compito che li attende e sulla necessità che, nell’elezione del Romano Pontefice, agiscano in tutto con retta intenzione cercando di compiere solo la volontà di Dio mirando unicamente al bene di tutta la Chiesa”.
Un altro motivo che potrebbe aver allungato i tempi era la presenza di molti cardinali nuovi, quindi al loro debutto con la votazione all’interno della Cappella Sistina. Potrebbe esserci stato qualche rallentamento, qualche spiegazione in più. E anche il numero dei cardinali era elevato, perchè ce n’erano 18 in più rispetto al 2013 quando venne eletto papa Francesco.
Quando sono nate le fumate? All’inizio dell’Ottocento, ma la possibilità di fare una fumata nera e una bianca è una cosa molto più recente. All’inizio, il Conclave comunicava solo con le fumate nere per dire ancora non era stata fatta una scelta. Nel Novecento, poi, arrivò la distinzione tra fumata nera e fumata bianca. Il Corriere ricorda un’altra curiosità, e cioè la la fumata gialla, che è esistita fino al 2005. Una fumata di prova, che veniva fatta per testare la stufa prima dell’inizio del Conclave.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it