ROMA – La Banca nazionale ucraina (NBU) sta considerando un possibile disancoraggio dal dollaro statunitense in favore dell’euro, nel quadro di una crescente integrazione economica e strategica con l’Unione Europea. Si chiama “economia di guerra”. Una mossa, dichiarata dal governatore dell’istituto, Andriy Pyshnyi alla Reuters, che riflette una serie di fattori convergenti: la prospettiva di adesione all’Ue, il rafforzamento del ruolo europeo nella sicurezza dell’Ucraina, la volatilità dei mercati internazionali e la frammentazione del commercio globale. “Questo lavoro è complesso e richiede una preparazione versatile e di alta qualità”, ha affermato.Storicamente, la grivna – la moneta ufficiale ucraina introdotta nel 1996 – ha avuto il dollaro come principale valuta di riferimento. Dopo l’invasione russa del 2022, Kiev ha imposto controlli sui capitali e fissato il cambio attorno a 29 grivne per dollaro. Nell’ottobre 2023, la banca centrale è passata a un sistema a tasso di cambio gestito, mantenendo il dollaro come benchmark operativo.Ma adesso l’euro sta guadagnando terreno. Sebbene Pyshnyi abbia precisato che le transazioni in dollari restano prevalenti nei mercati valutari, ha anche rilevato un “moderato” aumento della quota di operazioni denominate in euro.
Il contesto geopolitico influisce, ovviamente. Le riserve in dollari hanno tradizionalmente tradito le alleanze militari, ma i segnali di disimpegno statunitense alimentano riflessioni su nuove ancore finanziarie. La Moldavia, per esempio, ha già sostituito il dollaro con l’euro come valuta di riferimento a partire dal 2 gennaio.Per il 2025, scrive la Reuters, Kiev prevede di ricevere 55 miliardi di dollari di finanziamenti esterni, sufficienti a coprire il deficit e a costituire riserve per gli anni successivi. Le proiezioni indicano 17 miliardi nel 2026 e 15 miliardi nel 2027, in un contesto di aiuti progressivamente decrescenti.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it