ROMA – “La scelta del nome Leone XIV è un riferimento alla moderna dottrina sociale della Chiesa con l’enciclica ‘Rerum Novarum’ di papa Pecci ed è pure un riferimento a donne, uomini e lavoratori in un tempo anche di intelligenza artificiale”: lo ha detto il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.Le dichiarazioni sono state rese durante un punto stampa con i giornalisti, dopo l’elezione di Robert Francis Prevost come 267esimo pontefice della Chiesa cattolica.
PACE DISARMATA E DISARMANTE È RICHIAMO A FRANCESCO
L’appello per “una pace disarmata e disarmante” rivolto dal nuovo papa Leone XIV ha richiamato nel profondo il messaggio del suo predecessore Francesco: lo ha sottolineato il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.Il responsabile ha fatto riferimento anche alle parole pronunciate da Jorge Mario Bergoglio nella giornata di Pasqua, il 20 aprile, il giorno prima di morire. “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”, uno dei messaggi di Francesco.Tra le frasi di Robert Francis Prevost, divenuto Leone XIV, Bruni ha citato anche “Dio ci vuole bene, ci ama tutti” e, sempre a sottolineare il richiamo al messaggio di Francesco, “il male non prevarrà”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it