Il “dietro le quinte” della Biennale Architettura di Venezia viene svelato grazie al progetto speciale del Politecnico di Torino. La novità relativa al progetto “Contruction La Biennale” viene spiegata da Michele Bonino, Professore ordinario presso il Politecnico di Torino. Il Dipartimento di Architettura e Design dell’Ateneo ha infatti progettato l’installazione all’ingresso del Padiglione Centrale ai Giardini della Biennale, in collaborazione con Barabasi Lab e Center for Design di Northeastern University (Boston) e con il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Camera di commercio di Torino, Reply e Secap S.p.a. La Biennale di Venezia (10 maggio-23 novembre 2025) è un luogo fondamentale per la cultura architettonica, una piattaforma per il dibattito, la critica e la visibilità a livello globale. Ma cosa c’è “dietro le quinte” di un evento così complesso? Attraverso un approccio interdisciplinare, che unisce network science, information design, data visualisation ed etnografia dell’architettura, il progetto speciale Constructing La Biennale, elaborato dal Dipartimento di Architettura e Design-DAD del Politecnico di Torino in collaborazione con il Barabasi Lab e il Center for Design della Northeastern University di Boston (USA) racconta il processo attraverso il quale si è giunti alla prossima Biennale di Architettura “INTELLIGENS. NATURAL. ARTIFICIAL. COLLECTIVE”, curata da Carlo Ratti, alumnus dell’Ateneo torinese. Una cordata tutta torinese, composta da Fondazione Compagnia di San Paolo, Camera di commercio di Torino, Reply e Secap S.p.a., sostiene il progetto, che ha visto anche il contributo del Department of Network and Data Science della Central European University. “Se nelle scorse Biennali era la figura del curatore ad attirare gran parte dell’attenzione e dell’enfasi comunicativa, questa volta si dichiara esplicitamente la presenza di una macchina complessa, composta da oltre duemila persone, tra chi partecipa, chi cura, chi costruisce e chi promuove. Questa intelligenza collettiva viene rappresentata il più fedelmente possibile dalla nostra installazione”, sottolinea Bonino. |