ROMA – “La nomina del nuovo Pontefice ci rende molto felici e vorremmo che ora Leone XIV, per prima cosa, mobilitasse la Chiesa cattolica per lavorare per la pace e la giustizia in questa terra”. Rifat Kassis è coordinatore generale di Kairos for Palestine, un movimento che riunisce le 13 confessioni cristiane presenti in Israele e Palestina per invocare la pace tra i due popoli.L’agenzia Dire lo raggiunge telefonicamente nel suo villaggio, non lontano da Betlemme.
Chiediamo se si odano festeggiamenti: “No”, risponde. Ma a Gerusalemme, città culla della cristianità, come riferisce la stampa locale le campane hanno suonato a festa subito dopo la fumata bianca da piazza San Pietro, quando i 133 cardinali elettori riuniti in cappella Sistina al quarto scrutinio hanno scelto il successore di Papa Francesco al soglio petrino, intorno alle 18 di questo pomeriggio: l’agostiniano card. Robert Francis Prevost, statunitense.”Il nostro desiderio e la nostra speranza- prosegue Kassis- è che la nuova guida di Roma segua le orme di Francesco per la fine definitiva del genocidio dei palestinesi, la fine dell’occupazione israeliana della nostra terra e la garanzia del nostro diritto all’autodeterminazione”.
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