ROMA – “Sì, sono preoccupato per i tagli alla ricerca scientifica” portati avanti negli Stati Uniti dall’amministrazione Trump. Risponde così all’Agenzia Dire l’ex amministratore della Nasa Bill Nelson (in carica dal 2019 al 2025, fino all’insediamento di Donald Trump), a margine dell’Aerospace Power Conference, la due giorni internazionale organizzata dall’Aeronautica militare alla ‘Nuvola’ di Roma.
“La mia speranza è che i membri del Congresso respingano tutti i suoi tagli”. Importantissimi i programmi che ne sarebbero colpiti- ragiona Nelson- tra cui uno che riguarda da vicino l’Italia e l’Europa: si tratta di Artemis, nelle sue tappe successive alla II e alla III. “Il presidente, nelle sue proposte, vorrebbe interrompere il programma dopo Artemis II e III. L’Italia e l’Agenzia spaziale europea (Esa) sono profondamente coinvolti nel programma. Tutto tagliato”, spiega Nelson.
Non solo. A rischio anche la missione Mars Sample Return, realizzata in collaborazione con Esa, che ha l’obiettivo di riportare sulla Terra per la prima volta dei campioni di suolo marziano. “Abbiamo 32 tubi di titanio del diametro di un sigaro che il rover ha riempito su Marte per riportarli sulla Terra. Il rover è sceso nel letto di un fiume per raccogliere i campioni: noi vogliamo scoprire se lì c’è stata vita e cosa è successo. Tutto cancellato. E questo è solo un esempio”.”Credo che i membri del Congresso respingeranno tutto. Sono fiducioso”, conclude l’ex amministratore della Nasa.
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