PALERMO – Quando sono stati fermati dai carabinieri erano armati fino ai denti. Due giovani palermitani del quartiere Brancaccio, di 25 e 26 anni, sono stati arrestati perché trovati in possesso di armi e munizioni. A loro disposizione anche un fucile a pompa carico con matricola abrasa, due pistole revolver con matricole abrase, un fucile ad aria compressa, due mazze ferrate e 217 cartucce di vario calibro.
LA TRAGICA RISSA DI MONREALE
Il sospetto degli investigatori è che nei loro piani ci fosse un agguato, forse una vendetta dopo una rissa. Una ipotesi che fa ritornare alla mente la tragica rissa di Monreale, dove tre ragazzi sono stati uccisi da una raffica di colpi di pistola nella notte tra il 26 e 27 aprile. Per quell’episodio i carabinieri hanno arrestato due giovani e sono alla ricerca di altri complici.
I CARABINIERI IN AZIONE
Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Palermo Piazza Verdi, insieme con i colleghi della stazione di Brancaccio, supportati dal Nucleo cinofili di Palermo Villagrazia, dallo Squadrone eliportato Cacciatori Sicilia e con il supporto aereo del nono Nucleo elicotteristi di Palermo.
LE PERQUISIZIONI A BRANCACCIO
I due giovani, già noti alle forze dell’ordine, sono stati trovati anche in possesso di oltre cento dosi di cocaina e hashish: ora devono rispondere di detenzione di armi clandestine e illegale munizionamento, e detenzione di droga ai fini di spaccio. Armi e droga sono state trovate nel corso delle perquisizioni personale e nelle abitazioni dei due, ma anche all’interno di locali che erano nelle loro disponibilità. Il tutto è stato sequestrato per i successivi accertamenti mentre i due arrestati sono stati rinchiusi nel carcere Pagliarelli.
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