ROMA – Non solo cinema. Ieri sera dal palco dei David di Donatello, si è andati oltre il puro spettacolo. L’avvicendarsi di attori e statuette, è stato anche il pretesto per parlare di cosa sta facendo il governo italiano in tema di cultura, politica e sul fronte internazionale. Dopo gli appelli mirati di Elio Germano e Margherita Vicario, non meno risonanza ha avuto quello di Pupi Avati che ha ricevuto il David alla Carriera.
Durante il suo intervento, il regista si è rivolto direttamente alla sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, presente in sala: “Cinema Revolution è carino, ma serve qualcosa di più, cara Lucia Borgonzoni (…) Il David è bello ma non assomiglia al cinema italiano. Qui c’è l’opulenza, il cinema italiano è fatto di piccole società indipendenti che stanno facendo una fatica pazzesca(…)Secondo me la cosa più bella che si potrebbe fare è questa. Che la Schlein telefona alla Meloni ‘Giorgia sono Elly, non potremmo vederci mezz’ora con Giorgetti e parlare un attimo del cinema italiano? Non sarebbe opportuno? Non sarebbe auspicabile?”.
Pupi Avati a Borgonzoni (Lega): “Il David è bello ma non assomiglia al cinema italiano. Qui c’è l’opulenza, il cinema è fatto di piccole società che fanno fatica. Applaudi oh! Non applaudi?” Borgonzoni e Ceccardi due statue di sale #David70 pic.twitter.com/pjLEznCcdU— Il Grande Flagello (@grande_flagello) May 7, 2025
LA RISPOSTA DI ELLY SCHLEIN
Pronta la replica della segretaria del Pd che sui social ha ripostato un breve video delle parole pronunciate ieri sera dal regista, rispondendo: “Caro Pupi, io ci sto! Abbiamo già presentato una proposta di legge per salvare e rilanciare il cinema italiano, pronta a discuterne con il Governo. E congratulazioni!”.
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