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Napoli contro il genocidio a Gaza: il 21 giugno appuntamento su lungomare


NAPOLI – “Lanciamo questa iniziativa potente di pace, netta, da Napoli che si è schierata da subito, tra l’altro con due importanti concerti che abbiamo fatto come Life for Gaza. L’obiettivo è che sul lungomare, a terra, ci siano corpi di persone che ricordano al mondo, con immagini che devono fare il giro del mondo, che ci sono 50.000 morti a Gaza: bambini, donne, giornalisti, fotografi, operatori dell’informazione, medici, infermieri. E che è in atto un genocidio e che di fronte al genocidio non si può essere indifferenti perché oggi, rispetto al Novecento, le immagini girano. E quindi da Napoli, che è città di pace, città dell’accoglienza, città del dialogo, sabato 21 giugno, dopo la giornata del rifugiato del 20 giugno, vogliamo dare un messaggio per Gaza, per la Palestina, per i palestinesi, per la pace, per il disarmo e per gli oppressi”. Così Luigi de Magistris, ex sindaco di Napoli e rappresentante del comitato dei garanti, presentando dal caffè Arabo di piazza Bellini il flash mob ‘Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio’, in programma il 21 giugno sul lungomare di Napoli, organizzato dall’associazione Life for Gaza.

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato Souzan Fatayer, presidente di Life for Gaza, Jamal Qaddorah della comunità palestinese della Campania, e la ristoratrice della Taverna Santa Chiara Nives Monda.

NIVES MONDA: “NON MI INTERESSA PUBBLICITÀ, SPOSTARE ATTENZIONE DOVE SERVE”

“Io andrò dovunque ci siano parole chiare. Non andrò dove le parole sono ambigue. Non mi interessa la pubblicità, semmai sono contenta di tutto questo perché sono certa che noi possiamo spostare tutta l’attenzione, lo dico umilmente, dove serve”. Lo ha detto Nives Monda, ristoratrice della Taverna Santa Chiara, invitata a parlare in occasione della presentazione del flash mob ‘Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio’, in programma il 21 giugno sul lungomare di Napoli, organizzato dall’associazione Life for Gaza.

“Credo – ha spiegato – che il sindaco e l’assessora Armato, nell’incontro che abbiamo avuto a palazzo San Giacomo, abbiano ricevuto un dono che hanno sprecato: il dono è di avere ascoltato Omar e Jamal che gli hanno spiegato, con civiltà seppur commossi, quello che accade a Gaza. Mio fratello ha spiegato loro perché un’amministrazione non può dare solidarietà in maniera leggera a due persone che stanno aprendo una gogna mediatica contro un abitante della città solo perché sono turisti. I soci e i lavoratori della Taverna gli hanno spiegato che prima, se ci avessero messa una bomba al locale, noi tristemente avremmo potuto pensare alla camorra. Da oggi noi non pensiamo più alla camorra perché a me continuano ad arrivare minacce dal Brasile, dalla Cina, dall’India, oltre che da Israele, oggi dal Kuwait. Il dono che ha avuto era la possibilità di essere il sindaco di questa città”.

LIFE FOR GAZA: “NUOVO OLOCAUSTO, NEGLI ANNI ’40 SI ERA DETTO ‘MAI PIÙ'”

“L’evento del 21 giugno dovrebbe rappresentare la scossa della coscienza degli italiani, dei napoletani, di tutti, perché la popolazione di Gaza è lasciata sola. C’è un genocidio in atto, una distruzione di massa e vediamo che il mondo ancora tace davanti ad una situazione gravissima: c’è un nuovo olocausto nel mondo”. Lo ha detto Souzan Fatayer, presidente di Life for Gaza e rappresentante della comunità palestinese della Campania, a margine della presentazione al caffè Arabo di piazza Bellini del flash mob ‘Tutti giù per terra: per Gaza, contro il genocidio’, in programma il 21 giugno sul lungomare di Napoli.”Negli anni ’40 – ha proseguito – abbiamo detto ‘mai più’. Invece dal 2023 al 2025 questo si ripete. Allora dobbiamo portare tutti, mamme, bambini, uomini, ragazzi, tutti devono scendere in piazza, perché se non raggruppiamo la massa la situazione rimane così com’è. La popolazione palestinese a Gaza sta morendo, un milione di bambini sta morendo per mancanza di cibo, 17mila bambini sono mutilati. Se i vostri figli devono vivere bene, dobbiamo pensare anche a tutti i bambini del mondo e speriamo che anche i bambini palestinesi possano vivere nel benessere”.Fatayer ha spiegato che “i cittadini di Napoli sono stati sempre con la Palestina, con i palestinesi, e noi siamo qui come esempio, come comunità siamo ben radicati nel tessuto sociale. Il sindaco? Ci ha promesso di parlare di Palestina in Consiglio comunale e che parlerà anche all’Anci. Aspettiamo l’esito”.

DE MAGISTRIS: TERRORISTA E ANTISEMITA È CHI STA COMPIENDO GENOCIDIO

“Chi si schiera con il popolo palestinese non è antisemita e non è terrorista. Terroristi e antisemiti sono quelli che stanno compiendo il genocidio e quelli che ne sono complici. E mi dispiace che l’amministrazione comunale di Napoli, ma devo dire non mi ha meravigliato, non si sia per nulla schierata dalla parte degli oppressi, ma si è schierata dalla parte degli oppressori”. Lo ha detto l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Napoli.”Questo – ha spiegato de Magistris – fa male, ma a noi non ce ne frega proprio perché il 21 giugno il popolo napoletano, il popolo italiano, il popolo europeo, chiunque vorrà venire a Napoli, darà una risposta con i corpi civili di pace. Noi vogliamo la pace, vogliamo il disarmo, vogliamo l’umanità e ci auguriamo che vengano parole forti anche da parte di chi rappresenta la Chiesa, da parte di chi rappresenta le istituzioni, da parte di tutti”.
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