VETRALLA ha rinnovato l’antico rito dello Sposalizio dell’Albero, una tradizione che affonda le sue radici nel 1432 e che testimonia il profondo legame tra la città e il bosco di Montefogliano. La cerimonia, carica di significato storico e ambientale, ha visto la partecipazione entusiasta di cittadini, autorità e scolaresche. Il sindaco Sandrino Aquilani ha officiato il simbolico matrimonio tra due alberi, un cerro e una quercia, decorati con fiori e un velo nuziale, nel suggestivo scenario del bosco di Montefogliano. Questo rito, originariamente concepito per riaffermare il diritto di proprietà della comunità vetrallese sul bosco, oggi rappresenta un messaggio di rispetto e tutela dell’ambiente. La giornata è iniziata con un corteo storico che, partendo da piazza Vittorio Emanuele, ha attraversato il centro cittadino fino al convento di Sant’Angelo. Figuranti in abiti d’epoca, cavalieri, sbandieratori, la banda musicale e numerosi studenti hanno animato le vie del paese, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente. L’evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Vetralla, con il patrocinio del Comune e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio. La partecipazione attiva delle scuole locali, guidate dal dirigente scolastico Santoni, ha sottolineato l’importanza di tramandare alle nuove generazioni il valore di questa tradizione. I festeggiamenti sono proseguiti anche ieri, con la conferenza della dottoressa Emanuela Musotto, intitolata “Lo sposalizio dell’albero nelle testimonianze documentarie”, che ha approfondito la storia e il significato di questo rito unico. Lo Sposalizio dell’Albero non è solo una rievocazione storica, ma un’occasione per riflettere sull’importanza della salvaguardia del patrimonio naturale e culturale. Vetralla dimostra così come le tradizioni possano essere un ponte tra passato e futuro, unendo la comunità nel rispetto e nella valorizzazione del proprio territorio. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |