PARMA- La stazione turistica di Prato Spilla cerca (in fretta) un gestore. Chi volesse tentare l’impresa trova le indicazioni per farlo sul sito della Provincia di Parma che ha pubblicato l’avviso per raccogliere le manifestazioni di interesse ad assumere la gestione partecipando alla gara di proposte. Possono farsi avanti imprenditori individuali, imprese (comprese le cooperative) e associazioni temporanee d’imprese iscritte alla Camera di commercio che abbiamo oggetto sociale coerente con il focus della gara o comunque capace di attestare lo svolgimento delle attività nel settore. Per proporsi c’è tempo fino alle 12 del prossimo 27 maggio (pec all’indirizzo protocollo@postacert.provincia.parma.it).
LA STAZIONE DI PRATO SPILLA, INCASTONATA IN UN PARCO TRA EMILIA-R. E TOSCANA
La stazione di Prato Spilla si trova all’interno del territorio del Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano: a circa 1.350 metri al confine con la Toscana, a ridosso del crinale appenninico spartiacque tosco-emiliano. E’ raggiungibile solo con la strada consortile che si raccorda alla provinciale 665R Massese a Rigoso. E’ nata negli anni ’70 come comprensorio sciistico e sono infatti presenti edifici con funzioni collegate all’attività sportiva: l’albergo-ristorante (bar da 50 posti, sala ristorante da 200; 42 posti letto), il rifugio, la stazione di partenza della seggiovia con locali destinati ad attività commerciali, ricovero mezzi ed attrezzature, appartamenti per il personale di servizio, ambulatorio, il porticato di accesso al parco. Nata per lo sci, cinque i chilometri di piste, la stazione di Prato Spilla oggi offre opportunità per chi usa la mountain bike, trewkking e gite a cavallo; le giornate di sci si sono invece ridotte per la sempre maggiore carenza di neve. Sono in progetto impianti per Mtb e un’area camper. Ma per il rilancio viene caldeggiata una forte campagna pubblicitaria.
IL MECCANISMO DEL BANDO: ‘4 +4 ANNI’
“Come preannunciato al Consiglio comunale di Monchio durante un incontro ad inizio aprile- commenta Alessandro Fadda, presidente della Provincia di Parma- ci siamo impegnati per la pubblicazione del bando relativo a Prato Spilla in tempo utile per consentire una ripartenza della stazione turistica già dalla primavera-estate di quest’anno. Abbiamo predisposto un bando che, facendo leva sulla destagionalizzazione, permetta di superare le difficoltà incontrate in passato”. Il bando prevede la durata di “quattro anni + quattro anni” (quattro anni a canone zero + quattro con inserimento progressivo sulla base dei ricavi), “che permette di suddividere il pacchetto Prato Spilla partendo da alcuni punti fermi come la ripartenza del bar, del ristorante e dell’albergo”. Non è inserita al momento, come preannunciato ad aprile in municipio a Monchio, la gestione della seggiovia (lunga circa 1.500 metri, con 176 sedie biposto con portata massima di 800 persone/ora) che necessita di interventi di sistemazione, ipotizzabili tra quest’anno ed il 2026, e che da sola ha costi fissi particolarmente elevati vista la necessità di ricorrere a personale altamente specializzato per il suo funzionamento, mentre è in corso di finanziamento l’intervento di valorizzazione e rigenerazione della seggiovia e la realizzazione di un bike-park per differenziare l’offerta.
LA PRIORITÀ È RIPARTIRE “IL PRIMA POSSIBILE”
“La priorità- aggiunge Saba Giovannacci, consigliera delegata al Patrimoni- è ripartire il prima possibile. Per questo abbiamo predisposto un bando che offra condizioni interessanti per coloro che vorranno formalizzare la loro manifestazione di interesse. Incontrando amministratori e cittadini di Monchio, ad inizio aprile, abbiamo avuto conferma di quanto fosse atteso questo bando per rilanciare l’attrattività di una zona stupenda del nostro Appennino”. Il bando è un primo passo che potrà poi essere seguito da successivi passaggi in termini di sviluppi futuri puntando sull’escursionismo, sul coinvolgimento di studenti e fasce deboli, sul cicloturismo e sui biker e sulla valorizzazione dei prodotti locali. “A breve- conclude Fadda- pubblicheremo anche il bando per l’affidamento del servizio di gestione del rifugio Lagoni a Bosco di Corniglio con valorizzazione territoriale”.
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