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Cessate il fuoco tra India e Pakistan, Trump: “Lavoro durato tutta la notte”


ROMA – I governi di India e Pakistan hanno acconsentito a un cessate il fuoco immediato, che pone così fine a scontri armati in corso dalla notte di martedì nell’area del Kashmir conteso e in alcune regioni limitrofe di entrambi i Paesi.

Ad aprire le tensioni, era stata New Delhi con l’Operazione Sindoor, volta ad eliminare presunte basi dei terroristi responsabili di un attentato del 22 aprile. Una motivazione che Islamabad ha denunciato con forza, segnalando attacchi a infrastrutture civili. Negli scambi a fuoco hanno perso la vita decine di civili in ambi i Paesi.L’annuncio è arrivato dal ministro degli Esteri del Pakistan, Ishaq Dar, e conferme sono seguite anche dalle autorità di New Delhi.

LA MEDIAZIONE USA

Gli Stati Uniti hanno subito commentato, evidenziando il ruolo di mediazione che Washington ha giocato tra le due potenze nucleari, nel timore che un conflitto nella regione potesse portare all’uso di armi atomiche, con gravi conseguenze globali.

In un post su Truth, il presidente Donald Trump ha scritto: “Dopo una lunga notte di colloqui mediati dagli Stati Uniti, sono lieto di annunciare che India e Pakistan hanno concordato un cessate il fuoco totale e immediato. Congratulazioni a entrambi i Paesi per aver dimostrato buon senso e grande intelligenza.Grazie per l’attenzione a questa questione!”.

In una nota è intervenuto anche il Segretario di Stato Marco Rubio: “Elogiamo i primi ministri Modi e Sharif per la loro saggezza, prudenza e abilità politica nello scegliere la via della pace”; Rubio ha riferito che negli ultimi due giorni, insieme al vicepresidente Jd Vance ha parlato direttamente con funzionari indiani e pakistani per avviare questo lavoro di mediazione per il cessate il fuoco immediato.Stamani, la giornata era iniziata con scambi reciproci di accuse tra India e Pakistan di attacchi transfrontalieri. Le Forze armate indiane avevano denunciato “raid contro 26 località” e “spostamenti di truppe in aree avanzate” da parte del Pakistan.

Si tratta dell’escalation militare più grave tra i due Paesi, dopo le tre guerre aperte dal 1947 per il contenzioso sulla regione del Kashmir.
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