ROMA – “Ho fatto studi, mi sono documentato con ricerche serie, scientifiche, ho analizzato i parametri di legge e quelli che garantiscono i termovalorizzatori di ultima generazione e posso dire, ripeto dati alla mano, che il quadro che emerge è rassicurante”. Così il dottor Luca Laurenti, dirigente e biologo del Policlinico Umberto I di Roma intervistato dall’agenzia Dire. Di fronte agli allarmi a proposito del termovalorizzatore che si costruirà a Santa Palombra riguardo ai rischi per la salute della popolazione, il dottor Laurenti è netto: “Queste prese di posizione molte volte si basano su studi vecchi che riguardano inceneritori magari di 30 anni fa, c’è molta disinformazione, il cittadino comune a volte non riesce a capire la serietà di uno studio e così cade vittima di allarmismi ingiustificati. Ho letto che si corre il rischio di prendere malattie a raffica, di tutti i tipi, addirittura pe il feto… ebbene studi scientifici seri hanno dimostrato che non esiste correlazione. È vero che i termovalorizzatori producono inquinanti, ma è altrettanto vero che tutte le ricerche fatte su quelli di ultima generazione hanno sconfessato l’associazione. Ho studiato le ricerche sull’inceneritore di Torino, di Brescia, di Bolzano e di Bologna, ho considerato il modo in cui sono state svolte le ricerche e soprattutto il fondamentale criterio della popolazione di controllo, ripeto, alla fine il quadro che emerge non è allarmante. Anzi, le dico che da quegli studi emerge che gli inquinanti del traffico veicolare che scorre a ridosso di questi termovalorizzatori sono assai più alti. Posso capire la paura dei cittadini quando sente dire che gli arrivano addosso questi veleni e che si prenderà il cancro, ma non è così”.
Lei dice questo sulla base… “di quello che prevede la legge, ci sono limiti che non si possono assolutamente superare- spiega il dottor Laurenti-, e dagli studi sui termovalorizzatori di ultima generazione gli inquinanti prodotti sono molto al di sotto dei limiti previsti”. Che bisogna fare per combattere la disinformazione? “Mi viene in mente quello che si è fatto altrove, dove la popolazione è stata coinvolta e informata da studiosi e tecnici seri, lì alla fine tutti i comitati che erano spuntati sono spariti. E ancora adesso quei termovalorizzatori funzionano benissimo. Bisogna far riferimento a studi seri, scientifici, il più delle volte basta guardare i dati sulla popolazione di controllo per veder crolalre il castello degli allarmi. Non tutto è rose e fiori, è vero che ci sono inquinanti e polveri sottili, ma questi adesso si possono tenere sotto controllo”.
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