ROMA – Up and down come sulle montagne russe. Dove il pubblico a favore è stato un fattore determinante, anche se non quanto il coaching di Sara. L’inizio della conferenza stampa post match di Jasmine Paolini, vincitrice in tre set di un match pazzesco contro Shnaider, ‘sblocca un ricordo’, come l’app sul telefonino. A giugno saranno 15 anni dallo storico trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros: “Certo che me lo ricordo. Ero al Tennis Club- racconta Jas- Mi ricordo perfino quello che indossava (sorride). È stato incredibile assistere a quella partita. Mi sono emozionata anche se ero giovane. È stato un torneo incredibile il suo, un bel ricordo. Sì, credo che mi abbia ispirato molto. Ma tutta la generazione di giocatrici che ci ha preceduto è stata incredibile”. Poi – come riporta il sito degli Internazionali – si passa a parlare del match più folle del torneo (almeno fin qui). Con la considerazione che mai pioggia è stata più provvidenziale…: “È stato davvero difficile cambiare la partita. Ho cercato di rimanere lì per cercare di rifocalizzarmi, di ricostruire il gioco perché ero un po’ confusa anche dal punto di vista della tattica. Ho iniziato a concentrarmi di più sul gioco: punto dopo punto, ho trovato un modo. Ma è stata davvero dura. Prima della pioggia ero davvero in confusione. Il mio angolo mi diceva di giocarle sul rovescio, ma non ci riuscivo. Lo stop mi aiutato, mi sono avvicinata al mio angolo dove c’era solo Sara (Errani). Gli altri, in previsione di una interruzione più lunga, mi aspettavano negli spogliatoi per aiutarmi a ritrovare la via. Mi sono avvicinata all’angolo, Sara mi ha detto di giocare sul suo rovescio. Ho ritrovato la tranquillità, la calma e la lucidità”.
Tanti ribaltamenti, recuperi, black-out da una parte e dall’altra: una partita difficile da raccontare. “Non so farlo nemmeno io. Nel primo set ero 4 a 0, mi è scappato di mano un game, tre risposte su seconde palle, brutto, veloce. Poi sono stata brekkata e lì piano piano mi sono venuti dubbi, cosa che non dovrebbe succedere. Mi stavo innervosendo, diventavo sempre più tesa, 4 a 1, 4 a 2, 4 a 3. Poi ho provato a stare lì, ma ho sbagliato uno schiaffo al volo ed ho perso quel game. Poi perdo il set e non riesco a non pensare a come ho fatto. Non va bene ma ci pensi. Purtroppo succede anche a questi livelli. Non credo sia la prima volta che si vede un partita del genere: oggi è successo a me e l’ho scampata. Ovviamente non succede spesso di portare a casa queste partite. L’obiettivo è sempre provare a scendere sempre in campo e rimanere lì con la testa. Però a volte non ci riesci”. Il ‘segreto’ della vittoria odierna: “Ho provato a stare lì, a lottare, però la chiave fondamentale per me oggi è stata cercare di farmi passare il nervosismo, la delusione per come era andato il primo set e per come era partito anche il secondo. La lucidità per me a questi livelli è fondamentale. Bisogna crederci e provare a dire ‘ok, intanto iniziamo a fare questo, poi proviamo il prossimo e piano piano le emozioni sono da tutte e due le parti. Anche lei probabilmente si è un po’ innervosita, ha iniziato a sbagliare, però la chiave secondo me è provarci rimanendo anche lucidi nelle scelte. Più convinzione dopo questa partita? Non lo so, nel senso che forse se vincevo il primo set sarebbe stata un match più facile, o forse no, magari perdevo la partita. Però questo match mi deve sicuramente far capire che bisogna stare in linea, cercare di non perdere la calma ed essere lucide . Devo cercare di tenerlo a mente non solo per il prossimo match, ma per tutta la stagione. È un esempio positivo che ti dice che il match non è mai finito, però è anche un match che si è complicato tantissimo”. Con l’uscita di Swiatek e Keys, l’azzurra è probabilmente favorita anche per la semifinale: “Sinceramente non mi sento mai favorita. Con Svitolina ho perso all’Australian Open: con Stearn non ho mai giocato, però è una che secondo me sulla terra può fare molto bene. Sarà un altro match duro, è una una semifinale ovviamente. Sarà un match tosto, ma credo che tutti i match qui siano tosti. Io farò il mio, spero di essere mentalmente lì a ogni punto, non come oggi, però ce la metterò tutta per cercare di fare una buona partita. Anche senza la pioggia”.
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