ROMA – “Oggi la polizia è salita a casa nostra per chiederci di rimuovere la bandiera della Palestina esposta sul nostro balcone privato. Non stavamo disturbando nessuno. Non stavamo violando alcuna legge. Stavamo semplicemente esercitando il nostro diritto di espressione in uno spazio che ci appartiene”. È la denuncia di Greta e Sofia Mirizzi, due giovani di Putignano, in provincia di Bari. Tra l’altro due ragazze impegnate: Sofia ha alle spalle diverse esperienze di volontariato all’estero con i migranti, attraverso progetti delle associazioni Baobab e Emmaus. Nei post e nelle stories sui social raccontano così l’episodio che ha coinvolto la loro famiglia nella giornata di ieri, martedì 13 maggio, poco prima del passaggio sotto il suo condominio della Carovana rosa. E la coincidenza o è casuale: “Ci è dato ad intendere- prosegue infatti il racconto delle ragazze- che la bandiera doveva essere tolta perché il Giro d’Italia sarebbe passato proprio sotto casa nostra e la bandiera sarebbe stata inquadrata dalle telecamere nazionali”.
EMILIANO: “PRETESA ILLEGITTIMA E SBAGLIATA”
La denuncia da Putignano diventa subito un caso: il post di denuncia su Fb incassa la solidarietà del presidente della Regione Puglia, Emanuele Emiliano che commenta direttamente con un “Bravissimi. Questa volta dovranno dare una giustificazione di una pretesa illegittima e sbagliata”.
AVS: “PRONTI A INTERROGAZIONE PARLAMENTARE”
Non solo, la deputata pugliese di Avs, Elisabetta Piccolotti, anticipa l’intenzione di presentare un’interrogazione parlamentare per quella che definisce un episodio inquietante e di enorme gravità, e ricorda il precedente del 25 aprile scorso, ad Ascoli, dove uno striscione antifascista era stato fatto rimuovere alla fornaia che lo aveva esposto. “Ci risiamo dunque: è possibile che in questo Paese non sia più consentito esporre una bandiera dal balcone se non è gradita al governo?”, si interroga Piccolotti. “Che la svolta autoritaria fosse arrivata, lo avevamo capito dal Decreto Sicurezza- prosegue- Che fossimo già a questo punto, non lo avremmo creduto neanche noi. Un clima che fa diventare eroici anche gesti normali come quelli di Sofia e della sua famiglia che ringraziamo- conclude la deputata- per aver esposto la bandiera e aver acconsentito a rendere pubblica questa storia allucinante. La speranza per il futuro sono loro”.
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