CIVITAVECCHIA – È stata notificata lunedì mattina all’imprenditore Mario Benedetti una denuncia presentata nei giorni scorsi dal sindaco Marco Piendibene. Il reato ipotizzato è quello previsto dall’articolo 612 bis del codice penale, relativo agli atti persecutori. Il primo cittadino, secondo quanto risulta, si sarebbe detto “intimidito e preoccupato per la propria incolumità personale” a seguito di un episodio avvenuto tra la fine di aprile e i primi di maggio. A ricostruirlo è stato lo stesso Benedetti, attraverso un video diffuso sui social. «Sono andato sotto casa del sindaco – ha raccontato – con un manichino vestito con la fascia tricolore e una copia del quotidiano La Provincia, in cui si parlava del problema legato al mio chiosco su viale Garibaldi. Sul giornale avevo scritto: “Non mi nascondo, sono Mario Benedetti”». Un gesto che l’imprenditore definisce “una provocazione pacifica e goliardica” con l’obiettivo – ha spiegato – di sensibilizzare l’amministrazione sulla sua vicenda. «Tutti i chioschi hanno riaperto tranne il mio, e questo significa almeno venti persone che non lavorano quest’anno. Non capisco il motivo». Sulla questione il sindaco non ha rilasciato dichiarazioni dettagliate, limitandosi a dire: «Ci sono indagini in corso». La denuncia, presentata al commissariato di Polizia, è stata poi notificata formalmente a Benedetti. «Mi dispiace sinceramente – ha aggiunto l’imprenditore – non ho mai minacciato nessuno. Il manichino, ripensandoci, l’avrei voluto rimuovere la mattina successiva, ma non c’era già più. Quello che mi pesa è non aver potuto aprire e dare lavoro a venti persone». L’intera vicenda è ora al vaglio degli inquirenti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA |