ROMA – “Vedo un arretramento del diritto internazionale umanitario e un rischio barbarie, ma con eventi come Codeway Expo abbiamo la possibilità di rimettere questi temi al centro, anche grazie all’incontro con la stampa. Sono ancora sconvolto dalla notizia degli otto operatori della Mezzaluna rossa uccisi a sangue freddo a marzo”. Lo dichiara alla Dire Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, intervistato a margine del panel di apertura della sesta edizione di Codeway – Cooperation Development Expo, la manifestazione dedicata alla cooperazione allo sviluppo, organizzato da oggi al 16 maggio da Fiera Roma e Internationalia. Rocca, che è stato presidente della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc) dal 2017 al 2023, definisce tali uccisioni “un crimine di guerra e una violazione imperdonabile del diritto internazionale che mi auguro troverà giustizia”.
L’omicidio degli operatori a Gaza è stato rivendicato dall’esercito israeliano, il quale ha sostenuto che le ambulanze su cui viaggiavano medici e paramedici – diretti a salvare le vittime di un raid – non fossero riconoscibili e sospettate quindi di essere mezzi dei combattenti di Hamas. Sul caso, le Forze armate hanno aperto un’inchiesta, intanto foto e video ritrovati nei cellulari delle vittime e ottenuti dall’ONU dimostrano che sui veicoli erano presenti i loghi della Mezzaluna rossa. I corpi senza vita sono stati rinvenuti in una fossa comune, dove i soldati avevano seppellito anche le ambulanze. Sempre stando a questo materiale raccolto, risulta che l’esercito avrebbe fatto fuoco contro siq contro gli operatori nelle ambulanze sia dopo, sui sopravvissuti in fuga, con indosso a loro volta i loghi della Mezzaluna rossa visibili. Rocca, che con la Regione Lazio ha avviato progetti “a favore dei bisogni sanitari per la popolazione nella Cisgiordania occupata”, prosegue: “Ricordiamoci di come la comunità internazionale si scandalizzò quando in Siria, le forze del presidente Assad cinturarono le città attaccando scuole e ospedali. Oggi invece, per i palestinesi di Gaza è uno scandalo dimenticato. Centinaia di migliaia di persone poi oggi sono a rischio carestia a causa dell’assedio”, in atto dal 2 marzo. Ma per Rocca, “la conquista del diritto internazionale umanitario è una conquista di civiltà per porre un argine alla natura violenta dell’uomo e per questo le nazioni stabilirono che anche le guerre devono avere delle regole: civili e infrastrutture civili non devono essere toccate. Ma tutto questo- osserva Rocca- è saltato, nel silenzio della comunità internazionale e ciò che più mi dispiace è che sembra essere diventata una battaglia di parte. Non è così. È un patrimonio comune che va difeso”.
Sollecitato sulle inchieste per crimini di guerra e contro l’umanità che la Corte penale internazionale ha aperto sul primo ministro Benjamin Netanyahu, l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo militare di Hamas, Mohammed Deif, il governatore del Lazio replica: “Sostengo qualsiasi inchiesta della Cpi perché ne riconosco l’autorità. Se sono responsabili, le persone saranno condannate. La Corte penale deciderà sotto il profilo giuridico ma è innegabile- conclude- che ci sono violazioni del diritto internazionale, dal tenere le persone in ostaggio, facendo soffrire le famiglie, all’affamare centinaia di migliaia di persone. Non ci sono crimini di guerra di serie A e B: lo sono tutti”, conclude.
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