DAZI. DRAGHI: “SIAMO AL PUNTO DI ROTTURA”
Con i dazi “siamo a un punto di rottura” e con gli Stati Uniti servirà un accordo, “ma non sarà come prima”. L’ex premier Mario Draghi, al vertice Cotec a Coimbra, sottolinea che “le frammentazioni politiche e la crescita debole ha reso più difficile una risposta europea”. Per Draghi “l’uso massiccio di azioni unilaterali per risolvere le controversie commerciali e il definitivo esautoramento del Wto hanno minato l’ordine multilaterale”. Sul tema interviene il ministro delle Imprese Adolfo Urso che, in una informativa in Senato, spiega che con i dazi americani il governo stima “la riduzione del 10% delle esportazioni italiane negli Stati Uniti”. Il ministro invita alla “cautela” nel negoziato e mantiene l’obiettivo di “zero dazi tra Europa e Usa”.
MATTARELLA: “EUROPA AGISCA, STARE FERMI NON E’ UN’OPZIONE”
Sulla difesa comune “l’Europa è in ritardo”, mentre servirebbe “agire con urgenza”. Sergio Mattarella cita il ‘Nessun dorma’ della Turandot e invita l’Unione europea a riprendersi dal torpore. “Oggi siamo in ritardo- osserva- in rincorsa rispetto agli eventi”. Mattarella invita l’Europa a “non restare al palo” sulle nuove tecnologie, a rilanciare la ricerca. “Stare fermi non è più un’opzione- dice ancora- i rischi dell’immobilismo sono l’arretramento nelle condizioni materiali di benessere e l’allontanamento irreversibile dalla frontiera tecnologica”.
MEDIO ORIENTE. SCINTILLE ALLA CAMERA TRA OPPOSIZIONI E MELONI
Scintille alla Camera tra Giorgia Meloni e le opposizioni. Il confronto è sul Medio Oriente, con Alleanza Verdi Sinistra che chiede alla premier di condannare con un’azione diplomatica l’offensiva dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza. “Non condividiamo le recenti proposte del governo di Netanyahu- risponde Meloni in aula- ma non per questo richiameremo l’ambasciatore italiano in Israele”. La premier critica duramente Hamas e dice che “sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi”. Una posizione che scatena le proteste dai banchi delle opposizioni. “Risposta ipocrita”, replica il portavoce dei Verdi Angelo Bonelli.
SCONTRO TRA CINQUESTELLE E FRATELLI D’ITALIA SULL’ANTIMAFIA
Scontro tra Cinquestelle e Fratelli d’Italia sulla commissione Antimafia. Giuseppe Conte parla di “bullismo istituzionale” e difende e punta il dito contro la presidente Chiara Colosimo per aver scorporato le indagini sulle stragi, negando l’esistenza di un filo conduttore. “Colosimo- accusa Conte- è abile nel portare avanti il depistaggio istituzionale orchestrato dalla maggioranza”. Insieme ai due Cinquestelle in Antimafia, Cafiero de Raho e Roberto Scarpinato, Conte lancia un appello a Sergio Mattarella: “Il presidente della Repubblica presti attenzione” a quanto sta accadendo. Fratelli d’Italia, dal canto suo, bolla le accuse come “deliranti”.
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