ROMA – Verdetti ormai a un passo, la tensione che sale, qualche parola di troppo nei confronti di arbitri e avversari, e si finisce così costretti a seguire dalle tribune le ultime partite della stagione di serie A delle proprie squadre. Le decisioni del Giudice Sportivo in vista della 38esima ed ultima del massimo campionato italiano, hanno infatti stravolto le panchine di ben 7 squadre, sanzionando con squalifiche comportamenti evidentemente scorretti di altrettanti protagonisti: cinque allenatori, un preparatore dei portieri e pure un fisioterapista non saranno a bordo campo, squalificati tutti per un turno. Le due sanzioni più importanti riguardano le panchine protagoniste della volata scudetto, quelle della capolista Napoli e della rivale Inter. Rispettivamente contro Parma e Lazio, infatti, Antonio Conte e Simone Inzaghi sono stati espulsi e per questo salteranno le partite contro Cagliari e Como che decideranno a chi andrà lo scudetto.
Conte era stato allontanato dall’arbitro per avere “assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dell’allenatore e dei componenti della panchina della squadra avversaria”. Inzaghi, invece, ha “contestato platealmente una decisione arbitrale, provocando un diverbio con l’allenatore della squadra avversaria”.E altri non era che Marco Baroni, tecnico della Lazio, pure lui cacciato dal campo e con la stessa identica motivazione del collega. Conte, invece, il comportamento provocatorio lo ha assunto nei confronti del tecnico del Parma Cristian Chivu, pure lui, manco a dirlo, squalificato e per avere reagito “all’atteggiamento dell’allenatore della squadra avversaria, fronteggiato il medesimo gridando senza nessun contatto fisico”.
Campionato finito in anticipo pure per Sergio Conceicao. Nella sconfitta contro la Roma, l’allenatore del Milan ha “contestato platealmente una decisione arbitrale, reiterando tale atteggiamento all’atto del provvedimento di espulsione”. Una giornata di squalifica anche per Sergio Marcon, preparatore dei portieri dell’Udinese, ed Eugenio Zarcone, fisioterapista del Venezia. Sia il primo, nella sconfitta contro la Juventus, sia il secondo, partita persa a Cagliari, hanno protestato platealmente nei confronti dei direttori di gara delle rispettive partite.
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