CAGLIARI – È scattata all’alba in Sardegna, tra l’Ogliastra e il Nuorese, la maxi operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di 11 persone ritenute responsabili lo scorso marzo dell’assalto a due furgoni portavalori lungo la statale Aurelia, nel Livornese. Uno spiegamento impressionante di oltre 330 uomini dell’Arma (considerando anche l’impiego del Ros, del Gis, del primo reggimento paracadutisti Tuscania, degli squadroni eliportati, dei nuclei elicotteri di Pisa ed Elmas, degli Sos dei battaglioni Toscana e Sardegna, ma anche del nucleo cinofili di Firenze) ha eseguito dalle prime ore della mattina l’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Livorno nei confronti di 11 persone- tutte di origini sarda e di età compresa tra i 33 e i 54 anni- ritenute responsabili, a vario titolo ed in concorso tra loro, di rapina pluriaggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da guerra, munizioni da guerra, esplosivo ed armi comuni da sparo, furto pluriaggravato e ricettazione.

Il provvedimento è stato emesso al termine della complessa indagine condotta dal nucleo investigativo di Livorno subito dopo il clamoroso assalto ai portavalori sull’Aurelia, quando il commando era riuscito a impossessarsi di circa tre milioni di euro, per poi darsi alla fuga. Le indagini, è specificato, “hanno consentito di accertare le relazioni e le rispettive attività svolte dagli indagati- alcuni esecutori materiali, altri con funzioni di supporto, dimostratisi esperti nell’utilizzo di armi, anche da guerra, ed esplosivi- con attività preparatorie di mesi, la precostituzione di alibi e il reperimento di veicoli, oggetto di furto e rapina, utilizzati per bloccare il transito dei furgoni portavalori”. Maggiori dettagli verranno illustrati dai Carabinieri in una conferenza stampa convocata per le 11 nel comando provinciale di Livorno.
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