ROMA – Angelo Binaghi vorrebbe il tennis per tutti. In chiaro, altro che pay tv. Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel intervistato da Repubblica parla proprio di danni. «È una vergogna che solo pochi possano vedere una finale dei nostri ragazzi a Parigi o a Wimbledon. Si impedisce a chi non è ricco di poter prendere esempio, e magari indirizzare la propria vita positivamente. L’esclusiva tv è un enorme danno sociale, chiederemo sia stimato».
Per Binaghi il simbolo degli Internazionali appena conclusi è “Jasmine Paolini: commovente. E così “normale”. Da ragazzina le avevano detto che non aveva futuro: troppo piccola di statura. Con tecnica, intelligenza e tenacia riesce a tenere testa a giocatrici che hanno un fisico e una forza di un altro pianeta. Mi fa tenerezza, Jas: è bellissima. Con la sua simpatia, la sua umanità, ha fatto innamorare il mondo”
E quindi: Paolini commovente, Sinner straordinarioMusetti e Berrettini? “Lorenzo è talentuoso: ha migliorato il servizio e ora sa gestirsi emotivamente. La direzione è giusta , è solo questione di tempo. Matteo è vincente, ha grande personalità: quando conta – come in Davis – non tradisce mai. Tifo chi vince. Ma anche chi si trova in un momento di fragilità e ha bisogno di sostegno. Questi ragazzi li amo tutti, sono dei campioni speciali: sa perché? Sono diversi da Tomba o da Valentino Rossi. Ha visto come Jannik ha sdrammatizzato, parlando del fratello che era andato a vedere la F1 invece di venire al Foro Italico? Veicolano valori sani, fondamentali: determinazione, semplicità, dedizione al lavoro. Sono finiti i tempi delle scorciatoie, della furbizia, dell’indolenza. Danno l’esempio. Ed è per questo che me la prendo con le pay tv”.
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