ROMA – In epoca di conflitti e fratture che non si riescono a ricomporre, un esempio di successo arriva da una cittadina nella Rift Valley del Kenya, dove dal 2009 regge il “cessate il fuoco delle donne”. La chiave di pace e stabilità è stata trovata negli effetti benefici di un progetto comune: la produzione di abbigliamento sostenibile da parte di donne che hanno saputo guardare oltre l’inimicizia tra le comunità, per creare benessere per le famiglie. A raccontare questa storia all’agenzia Dire è Lilian Mukami Kahiro, fondatrice di Ushindi, una cooperativa sociale che in lingua swahili significa “vittoria”. Un nome che diventa una premonizione.
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