ROMA – “Gli operai dell’ex Ilva, disperati, protestano. Il presidente di Confindustria Orsini dice che sarebbe una pazzia abbandonare l’acciaio. E il ministro Urso cosa fa dopo tre anni di governo? Scrolla le spalle come se non dipendesse da lui e non dà risposte”. Lo dice la deputata di Italia Viva Maria Chiara Gadda durante il question time alla Camera.
“Agli operai il governo non sta prospettando nessuna soluzione oltre alla cassa integrazione. Non siamo arrivati a questo punto per caso: ci sono responsabilità enormi del governo. A che punto è il processo di vendita, o di svendita, di Ilva? – chiede ancora Gadda – perché è capitato quell’incidente all’altoforno? Perché tutta questa incertezza sulla manutenzione degli impianti? Dovrebbe essere il suo assillo e la sua preoccupazione. E invece il ministro Urso sulle questioni strutturali non fa nulla: il costo dell’energia, il mancato choc anti burocrazia, Transizione 5.0 che non funziona, mentre Industria 4.0 di Renzi funzionava. E poi le vertenze, nessuna è stata risolta. La verità è che Urso se ne frega del paese”.
La replica del ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso: “In questo anno il governo attraverso la gestione commissariale ha finanziato la ripresa produttiva e la manutenzione degli impianti e avviato la gara per l’individuazione del nuovo partner industriale che oggi è nella fase negoziale”. E ancora: “Stiamo negoziando con Baku Steeel sulla base di una proposta progettuale che prevede finalmente la piena transizione green con la realizzazione graduale di tre forni elettrici. Purtroppo l’incidente del 7 Maggio ha determinato il sequestro dell’impianto da parte della procura di Taranto che come noto ha impedito anche tempestivi necessari interventi di salvaguardia compromettendo l’altoforno”.
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