PALERMO – Polemiche a Palermo per l’anticipo del minuto di silenzio suonato davanti all’Albero Falcone. Il momento clou delle celebrazioni in ricordo della strage di Capaci, infatti, quest’anno è stato anticipato di qualche minuto rispetto alle 17:58, orario della strage. I partecipanti al corteo ‘Non chiedeteci silenzio’, giunto in via Notarbartolo e fermato a pochi metri dall’Albero Falcone, hanno gridato il loro dissenso. “Non volevano il confronto”, ha detto Jamil El Sadi, esponente di Our Voice. “L’albero Falcone è di tutti, giù le mani da Falcone” e “traditori” alcuni degli slogan urlati dai partecipanti al corteo.
IL ‘SILENZIO’ DAVANTI ALL’ALBERO FALCONE
Con la lettura dei nomi delle cinque vittime della strage di Capaci e il ‘Silenzio’ suonato davanti all’Albero Falcone di Palermo, in via Notarbartolo, davanti a quella che fu l’abitazione di Giovanni Falcone, si sono concluse le celebrazioni per i 33 anni dall’eccidio dell’autostrada A29. Un rito consueto, che come ogni anno, ha raccolto tanti giovani e meno giovani davanti al ficus di via Notarbartolo per il momento più toccante della giornata, pochi minuti prima delle 17:58, ora della strage. Un lungo applauso ha accompagnato la lettura dei nomi delle vittime da parte dell’ex presidente del Senato Piero Grasso: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro. Sul palco, come da tradizione, anche Maria Falcone, sorella del magistrato e presidente della Fondazione Falcone che ogni anno organizza gli eventi del 23 maggio. In via Notarbartolo anche l’ex magistrato Leonardo Guarnotta, che fece parte del pool antimafia di Falcone e Borsellino, e il presidente della commisisone Antimafia dell’Ars Antonello Cracolici.
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