ROMA – Non solo Harvard, non solo gli studenti, tutti. La stretta sui visti per gli Stati Uniti si… allarga. Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato l’introduzione di nuove restrizioni sui visti per “funzionari stranieri e persone complici della censura degli americani”, qualsiasi cosa voglia dire.
In un post su X, Rubio ha scritto che “gli americani sono stati multati, molestati e persino incriminati dalle autorità straniere per aver esercitato il loro diritto alla libertà di parola”, e che quindi gli stranieri che “minano” tali diritti “non dovrebbero godere del privilegio di viaggiare nel nostro Paese”.”Oggi annuncio una nuova politica di restrizione dei visti che si applicherà ai funzionari stranieri e alle persone complici della censura nei confronti degli americani. La libertà di parola è essenziale per lo stile di vita americano: un diritto di nascita sul quale i governi stranieri non hanno alcuna autorità. Che si tratti di America Latina, Europa o altrove, i giorni del trattamento passivo per coloro che lavorano per minare i diritti degli americani sono finiti”.
For too long, Americans have been fined, harassed, and even charged by foreign authorities for exercising their free speech rights.
Today, I am announcing a new visa restriction policy that will apply to foreign officials and persons who are complicit in censoring Americans.…
— Secretary Marco Rubio (@SecRubio) May 28, 2025
Non è chiaro come funzionerebbe in pratica questa nuova restrizione. Ma è ormai un treno difficile da arrestare. Lo stesso Rubio aveva ieri annunciato la sospensione dei colloqui per i visti studenteschi, con una possibile estensione dei controlli sui social media. La censura contro la censura: un capolavoro.
Il clima è così surreale che Robert Kennedy Jr. ora minaccia di vietare agli scienziati che lavorano per il governo di pubblicare sulle principali riviste mediche del mondo, da lui definite “corrotte”. Il ministro della Salute ha detto al podcast Ultimate Human che “probabilmente smetteremo di pubblicare su Lancet, New England Journal of Medicine, Jama e altre riviste, perché sono tutte corrotte”.Kennedy accusa alcune delle riviste scientifiche più autorevoli e influenti del mondo di essere controllate dalle aziende farmaceutiche. E ha in mente invece un piano per lanciare riviste governative con finanziamenti dei National Institutes of Health.Allo stesso modo Kennedy ha accusato le agenzie che ora supervisiona, tra cui l’NIH, i Centers for Disease Control and Prevention, la Food and Drug Administration e i Centers for Medicare and Medicaid Services, di essere “burattini” dell’industria farmaceutica.
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