ROMA – No, Trump “non è contento”. Il Presidente degli Stati Uniti torna a parlare di Putin, e dell’Ucraina. Ammettendo che scopriremo tutti, presto, se il presidente russo lo sta prendendo in giro. Trump dice di non aver ancora imposto nuove sanzioni alla Russia perché si sente molto vicino a un accordo. Ma ha insistito sul fatto di essere “molto più duro” di quelli con cui sta negoziando.
Tra una domanda e l’altra, nello Studio Ovale, si è infuriato con un giornalista che gli aveva chiesto di commentare “TACO”, un nuovo termine che circola a Wall Street e che sta per “Trump Always Chickens Out”, Trump si tira sempre indietro. Gli operatori di borsa stanno accumulando e svendendo azioni a causa dell’approccio imprevedibile di Trump nell’annunciare dazi e poi ritirarli. Trump ha detto di considerarla una delle domande più sgradevoli che si possano immaginare, e che lui non è un codardo. Anzi, “la gente mi dice il contrario: che sono troppo duro”.
Infine ha detto di aver avvertito Netanyahu di evitare di prendere provvedimenti contro l’Iran durante i negoziati per un accordo sul nucleare: “Gli ho detto che sarebbe stato inappropriato farlo in questo momento, perché siamo molto vicini a una soluzione”.
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