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Amanti violente finiscono in manette

CIVITAVECCHIA – Un amore tossico, alimentato da gelosie, violenze e continui interventi delle forze dell’ordine, è esploso nell’ennesimo episodio di cronaca che ha scosso la tranquilla via Tarquinia. Una relazione che si trascinava da tempo, segnata da litigi furiosi e un clima di crescente tensione, si è trasformata in un caso di maltrattamenti gravi culminato in un “codice rosso” e due arresti. Nella notte tra sabato e domenica scorsa, i Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Civitavecchia sono stati nuovamente chiamati a intervenire in un’abitazione già nota per precedenti episodi di violenza domestica. All’interno, due donne – unite da una relazione sentimentale burrascosa – si fronteggiavano in una lite accesa, degenerata rapidamente sotto gli occhi dei militari. Nonostante il tentativo di riportare la calma, una delle due si è scagliata con furia contro la compagna, colpendola ripetutamente al volto davanti agli stessi Carabinieri. A quel punto, la donna è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. I militari hanno così attivato le procedure previste dal “codice rosso”, che comportano l’allontanamento urgente del soggetto violento dal nucleo domestico. Tradotta presso la casa circondariale di Borgata Aurelia, l’arrestata è stata scarcerata dopo due giorni, con l’obbligo di non avvicinarsi alla compagna. Ma il divieto si è rivelato solo un ostacolo momentaneo. Nemmeno il tempo di tornare libera e la donna si è nuovamente recata presso l’abitazione di via Tarquinia, nel tentativo di un confronto con la ex. I Carabinieri, durante un normale servizio di pattugliamento, hanno notato la presenza sospetta nei pressi dello stabile e sono intervenuti, temendo un nuovo scontro. I loro timori si sono rivelati fondati: in pochi minuti, la situazione è degenerata in un vero e proprio putiferio. Alla vista dei militari che procedevano a un nuovo arresto per violazione del divieto di avvicinamento, la compagna – vittima solo pochi giorni prima – ha reagito in modo imprevedibile, aggredendo fisicamente i Carabinieri per tentare di impedire che la partner venisse portata via. Ne è scaturita una colluttazione in piena regola, che ha costretto gli operatori a fermare entrambe le donne: una per violazione delle misure cautelari, l’altra per resistenza e aggressione a pubblico ufficiale. Un episodio che riaccende i riflettori sulla complessità dei rapporti affettivi violenti, dove la vittima può trasformarsi in complice e la dipendenza emotiva diventa una trappola pericolosa. Un amore che fa male, che lascia lividi non solo sulla pelle, ma anche nella psiche di chi ne è prigioniero.

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