SANTA MARINELLA – Si è tenuta presso il Monumento ai Caduti, la festa del 2 giugno che è il giorno in cui, nel 1946, il popolo italiano con un referendum scelse la Repubblica, ponendo le basi per una nuova era di democrazia. E’ stata una giornata che ci ricorda che la Repubblica non è solo una forma di Stato, ma un progetto condiviso, costruito ogni giorno da cittadini responsabili e solidali. Il Comune di Santa Marinella si è unito a questa celebrazione, rendendo omaggio a tutti coloro che, nel passato e nel presente, hanno contribuito a costruire un’Italia libera. Il sindaco Pietro Tidei, invece, insieme a 250 sindaci provenienti da tutta Italia, ha sfilato al corteo ai Fori Imperiali a Roma. “Essere sindaco, in questo contesto, significa tradurre quei valori repubblicani in azioni concrete, sul territorio – ha commentato Tidei – significa essere il punto di riferimento più prossimo per i cittadini, colui che ascolta le loro esigenze, affronta le sfide quotidiane e si impegna per costruire una comunità più forte, inclusiva e prospera. È un onore e una responsabilità immensa, che richiede dedizione, passione e la costante ricerca del bene comune. Ogni giorno, in ogni decisione, siamo chiamati a essere custodi e promotori di quella Repubblica che abbiamo celebrato con orgoglio di fronte al Presidente della Repubblica Mattarella”. A Santa Marinella, contemporaneamente, il presidente del Consiglio Comunale Emanuele Minghella, presenti autorità civili, militari e religiose, ha celebrato la festa in piazza Unità d’Italia, accompagnato dalla banda comunale, alla presenza di numerosi cittadini e associazioni del territorio. Dopo aver deposto una corona ai piedi del monumento ai caduti, Minghella, ha pronunciato il suo discorso. “Siamo giunti al 79esimo anniversario della nostra Repubblica – ha detto il presidente – ottanta lunghi anni dalla lotta partigiana, una premessa dolorosa ma indispensabile per la nascita della democrazia. Il 2 giugno 1946 venne eletta l’assemblea costituente senza dimenticare che a Ventotene, c’era chi poneva le basi dell’integrazione europea e di quella che è oggi l’Europa. Uomini lungimiranti, padri costituenti che hanno avuto la responsabilità, affidata dagli italiani devastati dalla dittatura e dalla crisi economica, che proprio quel due giugno votarono, con il referendum, la scelta della Repubblica. La Costituzione, disciplinò i diritti civili e sociali, i rapporti economici e politici, l’ordinamento del Repubblica, le autonomie locali le garanzie costituzionali. Enrico De Nicola, al termine dei lavori della costituente, si rivolse ai colleghi con questa frase “L’ho letta attentamente, possiamo firmare con sicura coscienza”. Ancora oggi il nostro Presidente della Repubblica dice che il popolo scelse la pace e la libertà, cosi come la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nei cieli italiani oggi sventola il tricolore, come se fosse a difesa della nostra amata Repubblica, il tricolore in cui si riconosce ogni italiano”. © RIPRODUZIONE RISERVATA |