ROMA – “Vado a votare e non ritiro la scheda”, ha detto la premier Giorgia Meloni in via dei Fori Imperiali, dove si trovava per le celebrazioni del 2 giugno e per la consueta deposizione di un corona d’alloro all’Altare della Patria. La presidente del Consiglio ha risposto così a una domanda sui referendum dell’8-9 giugno, quando gli italiani sono chiamati a rispondere a cinque quesiti per abrogare alcune norme in materia di disciplina del lavoro e cittadinanza.
CONTE: “DA MELONI VERGOGNOSO MESSAGGIO DI ASTENSIONE”
“Indigna ma non stupisce che Meloni non ritirerà la scheda e quindi non voterà al referendum dell’8 e 9 giugno in cui si sceglie se aumentare i diritti e le tutele dei lavoratori contro precarietà, incidenti sul lavoro, licenziamenti. In fondo in quasi 30 anni di politica non ha fatto nulla per tutelare chi lavora e si spacca la schiena ogni giorno, i ragazzi precari che non hanno la fortuna di aver fatto carriera in politica. È vergognoso che questo messaggio di astensione rispetto a una scelta importante arrivi da un presidente del Consiglio il 2 giugno, giorno simbolo di un Paese che sceglie la Repubblica, della prima volta per le donne ammesse a un voto nazionale”. Lo scrive sui social il presidente del Movimento Cinquestelle Giuseppe Conte. “Invito i nostri ragazzi a recuperare la storia di Teresa Mattei, che proprio in quel 2 giugno del 1946 fu la più giovane eletta all’assemblea Costituente e che si battè perché all’articolo 3 della Costituzione fosse inserita la libertà e l’uguaglianza “di fatto” per i cittadini, non a chiacchiere. Non sono liberi e uguali “di fatto” i lavoratori che non possono difendersi da licenziamenti, precariato, incidenti sul lavoro. Viva l’impegno e la partecipazione per migliorare le cose, viva il 2 giugno, viva la Repubblica”, conclude.
FRATOIANNI (AVS): “DA MELONI VERGOGNOSA PANTOMIMA”
“Evidentemente Meloni ha tempo da perdere per prendere in giro gli italiani. Ma le persone comuni invece non hanno né tempo né occasioni né diritti da buttare. L’8 e il 9 giugno andranno al seggio e non faranno la pantomima vergognosa di non ritirare la scheda”. Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs. “Eserciteranno quel diritto di scegliere che gli italiani hanno conquistato 80 anni fa- prosegue il leader di SI- riprendendosi la libertà e la democrazia che il fascismo gli aveva tolto scegliendo proprio il 2 giugno per aprire una stagione nuova per l’Italia , gli italiani prenderanno quelle schede per dire chiaramente al Paese che ora basta: basta ricatti sul lavoro, basta bassi salari, basta precarietà, basta morti negli appalti, basta giovani senza diritti di cittadinanza. In questo Paese nessuno è scemo e non si fa prendere in giro da chi- conclude Fratoianni- vuole continuare a difendere privilegi, discriminazioni e sfruttamento. Spieghiamoglielo alla presidente del Consiglio Meloni con una valanga di 5 sì”, conclude.
MAGI: “DA MELONI INDICAZIONE FURBA E FALSA, TUTTI AL VOTO”
“Giorgia Meloni dice che andrà a votare ma non ritirerà le schede: una dichiarazione furba ma falsa perché non si può andare a votare non ritirando le schede di alcun referendum. Un invito di fatto all’astensione quindi, che fa impallidire soprattutto perché fatto durante la cerimonia del 2 giugno, quando gli italiani con un referendum scelsero al Repubblica. I cittadini sono liberi di andare a votare e i leader politici di dare le proprie indicazioni, ma che la premier mandi messaggi confusi che invitano alla non partecipazione al voto è agghiacciante: è evidente ormai che Meloni e tutta la sua maggioranza temono il voto. Nel giorno in cui si celebra la repubblica nata dal referendum, il nostro invito è di andare a votare e votare Si al referendum sulla cittadinanza”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi, presidente del comitato promotore del referendum sulla cittadinanza.
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