BOLOGNA – Le saracinesche chiuse da decenni, nel quartiere Pilastro di Bologna, sono 60. Trentuno di queste, ora, stanno per ‘riprendere vita’ grazie all’arte di Beatrice Bandiera, che le renderà opere artistiche e scenografie per una rassegna artistica molto particolare. A Bologna arriva “Nel limite”, che è la nuova rassegna proposta da ‘Laminarie’ per indagare i linguaggi dello spettacolo dal vivo: dal 5 al 19 giugno si svilupperà un percorso artistico “che si interroga sulla possibilità di operare ‘nel limite’ come in un luogo in cui la ricerca artistica è ancora possibile”, si presenta così il progetto. E nell’occasione cinque diversi spazi del Pilastro diventeranno protagonisti di 11 appuntamenti ‘diffusi’: ci saranno laboratori, incontri, spettacoli teatrali e un concerto.
LE SARACINESCHE DI PIAZZA LIPPARINI
Ad inaugurare la rassegna, giovedì 5 giugno, saranno due spettacoli in piazza Lipparini: un’area “nata per essere il cuore del villaggio Pilastro e divenuta negli anni l’area del rione più fragile e complessa, non più una centralità, bensì un luogo definito solo dagli edifici di edilizia residenziale pubblica che ne descrivono il perimetro”, spiega Laminarie. Ebbene, proprio in piazza Lipparini si concentrerà l’arte di Beatrice Bandiera, che opererà 31 delle 60 saracinesche abbassate da decenni trasformandole, anche grazie ad interventi dal vivo, in dispositivi scenici che accompagneranno le narrazioni della compagnia teatrale RadiceTimbrica.
Il ciclo di iniziative conferma che “non ci concentriamo solo su Dom – La cupola del Pilastro, ma andiamo a cercare relazioni con altre zone del rione e infatti sono ben cinque gli spazi che attraverseremo”, sottolinea in conferenza stampa Bruna Gambarelli, cofondatrice di Laminarie. Laminarie è in grado di intercettare dal Pilastro “segnali che come amministrazione non riusciremmo a cogliere. È un lavoro molto complesso che non dura solo per i giorni in cui si svolge questa rassegna, che pure non sono pochi, ma che deriva da anni di rapporto con il territorio”, sottolinea Rossella Fino, responsabile Promozione del sistema culturale e creativo del Comune.
GLI SPETTACOLO ITINIERANTI
Gli spettacoli itineranti “Racconti per immagini in cammino”, a partire dalle opere di Bandiera, saranno introdotti da un cittadino del Pilastro e condurranno il pubblico lungo un percorso ispirato alla morra cinese tra via Deledda, via Natali e via Trauzzi in una produzione teatrale inedita in cui teatro e arte visiva dialogano con le architetture del rione; un terzo spettacolo sarà il 17 giugno.La rassegna incontrerà poi lo spazio Acer di via D’Annunzio 19/a con “Perimetri”, un laboratorio teatrale condotto da Laminarie e articolato in tre appuntamenti (6, 11 e 13 giugno) dedicati all’esplorazione creativa dei confini: “Uno spazio aperto a chi desidera mettersi in gioco per indagare i propri ‘perimetri’ attraverso il linguaggio performativo”. Il 9 giugno tornerà invece a Dom “Cento di questi giorni”, il consueto appuntamento dedicato al centesimo anniversario della nascita di una figura rilevante nel percorso della compagnia: in questo caso il compositore Luciano Berio, che sarà celebrato con un incontro pubblico seguito da un’esperienza di ascolto e da un’installazione sonora. Il 10 nel parco della scuola Ada Negri ci sarà uno spazio dedicato all’infanzia con uno spettacolo ideato da Zaches Teatro, mentre il 12 si tornerà a Dom per la nuova produzione di Laminarie “Edifici – Tre vite che non demordono”. Il 14 ci sarà la presentazione del volume “Simone Weil. Dieci idee per domani”, con gli autori Stefano Oliva e Roberto Paura, ospitata nel parco che porta proprio il nome della scrittrice francese. La rassegna si concluderà infine a Dom il 19 giugno con “Battiti”, progetto ideato dalla coreografa, danzatrice e performer Simona Bertozzi – Nexus Factory. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero, ma con prenotazione obbligatoria.
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