ROMA – Sipario. Simone Inzaghi e l’Inter si dicono addio, senza scosse di assestamento ma con un colpo secco che rimbalza forte in casa nerazzurra.
Quattro anni dopo il suo arrivo, esattamente il 30 maggio 2021, l’allenatore che ha riportato l’Inter tra le grandi d’Europa lascia la panchina. Una scelta personale, anticipata dai segnali delle ultime ore, ora ufficiale dopo il faccia a faccia con la dirigenza.
Inzaghi ha deciso: chiude in anticipo il contratto (in scadenza nel 2026) e vola verso l’Arabia Saudita. Ad attenderlo c’è l’Al Hilal, il club dei milioni e delle ambizioni mondiali. Si parte subito: destinazione Miami, dove il tecnico sbarcherà nel weekend per preparare la sfida stellare del 18 giugno contro il Real Madrid, nella cornice del Mondiale per club.
LA FINALE DI CHAMPIONS
Dietro la decisione, una combinazione esplosiva: il peso di un ciclo lungo e stressante, e quella ferita ancora aperta chiamata 5-0, il tracollo in finale di Champions. Ma anche la voglia di ricominciare da zero, con un progetto nuovo e una valigia piena di ricordi importanti. Perché Inzaghi non lascia solo dopo una sconfitta: lascia con in tasca uno scudetto, due Coppe Italia, tre Supercoppe, e due finali europee che hanno riportato l’Inter in alto.
Un ciclo che, tra alti e bassi, ha trasformato dubbi iniziali in certezze granitiche. Ma ora il capitolo è chiuso.
CHI RACCOGLIE L’EREDITÀ
E ora? Parte il casting. Ma sarà rapido, perché l’Inter ha fretta. L’11 giugno si vola a Los Angeles per il Mondiale per club e serve una guida in panchina. Il nome più caldo è quello di Cesc Fabregas: visione internazionale, mente moderna e contratto con il Como. I contatti sono partiti subito dopo la fine del campionato, giocato – guarda caso – proprio a Como. Zhang & co. ci credono, e spingono per trovare un’intesa lampo.
In alternativa, attenzione a Roberto De Zerbi, uscito dal Brighton e sempre stimato dalle parti di Viale della Liberazione. Stamattina ha dribblato con classe: “Non mi ha chiamato nessuno”. Ma nel calcio, si sa, basta una notte.
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