29.2 C
Roma

Tensione alle stelle: agenti aggrediti da un detenuto

CIVITAVECCHIA – Un nuovo episodio di violenza scuote la casa circondariale di Civitavecchia, riportando drammaticamente l’attenzione sui problemi cronici del sistema penitenziario italiano. Durante le normali attività del mattino nella sezione 1C, un detenuto ha aggredito più agenti della polizia penitenziaria, causando ferite che hanno richiesto il ricorso alle cure ospedaliere e sollevando nuovamente il tema della sicurezza all’interno degli istituti di detenzione. Secondo quanto riportato dal sindacato Osapp, tutto ha avuto inizio quando un poliziotto ha chiesto a un recluso di consegnare una felpa con cappuccio, indumento vietato dal regolamento interno. In tutta risposta, il detenuto ha minacciato l’agente con parole gravi, promettendo di “bucarlo” e “tagliargli la faccia”. L’episodio è poi degenerato durante il cambio turno: nonostante la presenza del comandante di reparto, il detenuto ha tentato di aggredire anche lui, costringendo gli agenti presenti a un intervento urgente che si è trasformato in un violento scontro fisico. Gli agenti hanno subito calci, pugni e perfino morsi, riportando lesioni per cui è stata emessa una prognosi di sette giorni. Ma dietro l’episodio si nasconde una situazione ben più preoccupante: la sezione 1C, formalmente a regime ordinario, ospita in realtà detenuti con profili altamente problematici. La presenza di armi rudimentali e il presidio affidato a un solo agente, in violazione del Piano Interno di Lavoro, aggravano il quadro. Il cosiddetto “rinforzo 1C”, previsto dal Modello 14, viene spesso distolto per coprire altre carenze di organico, lasciando scoperti reparti delicatissimi. Una pratica che, secondo Osapp, espone gli agenti a rischi inaccettabili. Il segretario generale del sindacato, Leo Beneduci, parla senza mezzi termini di un “istituto al collasso”, denunciando la totale assenza di risposte concrete da parte della direzione e del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. “La nostra non è una richiesta isolata – afferma Beneduci – ma un allarme che riguarda la sicurezza di uomini e donne che ogni giorno rischiano la vita. Non sono numeri, sono persone”. L’Osapp chiede il ripristino immediato del rinforzo previsto, una revisione urgente dell’organizzazione interna e maggiori strumenti di protezione per il personale. La minaccia è chiara: se non arriveranno misure rapide e concrete, il sindacato è pronto a intraprendere azioni di protesta per tutelare la dignità e l’incolumità dei lavoratori penitenziari. Ancora una volta, il carcere di Civitavecchia si conferma emblema di un sistema in affanno, dove le risorse sono insufficienti e la sicurezza vacilla pericolosamente.

ULTIME NOTIZIE

Speranza contro angoscia, i ‘barbari’ di Trump alla fine sono arrivati

ROMA - Perché alla fine ci sentiamo avvolti in un malessere, bloccati e impotenti?...

Tg Lavoro & Welfare – 5/6/2025

ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Pil e produttività, crescita lenta - Ad aprile...

Tecnologia e dati per affrontare rischi ambientali, il contributo di progetto Return

(Adnkronos) - In un contesto sempre più esposto agli effetti del cambiamento climatico...

Mostre, Banca del Fucino celebra i 211 anni dell’Arma dei Carabinieri

ROMA (ITALPRESS) – Banca del Fucino è al fianco dell’Arma dei Carabinieri nella realizzazione...

Continua a leggere su radioroma.it

NOTIZIE CORRELATE

Speranza contro angoscia, i ‘barbari’ di Trump alla fine sono arrivati

ROMA - Perché alla fine ci sentiamo avvolti in un malessere, bloccati e impotenti?...

Tg Lavoro & Welfare – 5/6/2025

ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione: - Pil e produttività, crescita lenta - Ad aprile...

Tecnologia e dati per affrontare rischi ambientali, il contributo di progetto Return

(Adnkronos) - In un contesto sempre più esposto agli effetti del cambiamento climatico...