ROMA – Fiere ed innovazione, oltre che sostenibilità, ecco fra gli ingredienti del futuro delle imprese. Un esempio, la fiera Ipack-Ima si è di recente conclusa a Milano: evento di sistema dedicato al processing e packaging. Tutte le fasi produttive del comparto e l’intera filiera sono state rappresentate, con particolare cura al design e alle tecnologie di ultima generazione. Fiera di settore che, come tante altre, in Italia e nel mondo, sta dando i suoi frutti, in particolare modo alla piccola media impresa che necessita di un palcoscenico nazionale ed internazionale. Le manifestazioni fieristiche, infatti, non possono non promuovere un orizzonte rivolto al futuro e all’insegna della sostenibilità, elementi sempre più centrali nella competitività. Insieme alla tecnologia. Lo sanno bene le aziende, fra cui Cms di Modena, e le tre friulane: Video Systems, Canova e Idea Prototipi.
SALDA: “GRANDE ATTENZIONE AI NUOVI MATERIALI, IN LINEA COL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ”
“In questa edizione abbiamo notato almeno il 40% di espositori e pubblico dall’estero, con numerose presenze dall’Asia: è questa la novità per un evento che è sempre stato ricco di player sia nazionali sia internazionali’ spiega Elena Salda, ceo di Cms S.p.A, la metalmeccanica di Marano sul Panaro (Modena) che produce soprattutto per il food processing e per il packaging alimentare e farmaceutico. Se, per l’imprenditrice, le innovazioni di prodotto non sono state tante, la vera novità è nella tecnologia dei materiali. “Nelle macchine del packaging presentate ho visto grande attenzione ai nuovi materiali, in linea con il tema della sostenibilità, che è molto sentito. In questo settore, si stanno abbandonando i materiali derivati da combustibili fossili, inquinanti”. Il 2024 e anche il primo trimestre dell’anno in corso ha messo in difficoltà il comparto, ma l’industria è ottimista: “I segnali di ripresa- aggiunge Salda- sono più concreti. Noi siamo un’azienda piccola rispetto a questa fiera, però la nostra presenza è necessaria: i clienti apprezzano e aumentano gli approcci con potenziali aziende per partnership future. Tutti cercando macchine con una buona qualità di prodotto”.
NELLA ‘VETRINA’ DI VIDEO SYSTEMS UNA NUOVA SOLUZIONE PER LA STAMPA INDUSTRIALE
Ipack-Ima ha dunque promesso “buone prospettive”. E’ il giudizio a caldo di Alessandro Liani, Ceo di Video Systems, azienda tecnologica friulana, di Codroipo, in provincia di Udine, specializzata in sistema di visione basati sull’intelligenza artificiale. “Abbiamo già avuto diverse visite da aziende che provengono ed operano in diversi settori manifatturieri italiani ed esteri. Nel nostro caso direi che il 70% è italiano e il 30% dall’estero. Abbiamo scelto di esporre con il nostro partner Bancolini Symbol di Bologna, esperto in soluzioni di logistica e, in particolare, di stampanti che applicano la lettura di codici a barre”. Nella ‘vetrina’ di Video Systems spiccava infatti una nuova soluzione sviluppata per la stampa industriale. “E’ basata sull’AI e sulla nostra piattaforma Ingenium- aggiunge Liani- ed è diretta a verificare la conformità delle scatole e il pilotaggio della stampante che applica l’etichetta. Un sistema in grado di identificare rotture sulle scatole, anomalie nell’etichettatura, e che sa classificare gli imballaggi per dimensione, colore e brand, per poi produrre e applicare l’etichetta”.
CANOVA SRL GUARDA AL FUTURO E SI DOTA DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Importanti risultano le fiere di settore anche per Canova Srl di Maniago (Pordenone), per annunciare l’implementazione con l’AI dei suoi magazzini. La metalmeccanica Canova guarda al futuro e si dota di intelligenza artificiale per i suoi prodotti: i noti magazzini autoportanti, conosciuti perché resistenti alle calamità sismiche. Infatti, come conferma il Ceo, Raffaele Canderan: “L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando la gestione dei magazzini, apportando miglioramenti significativi in termini di efficienza, accuratezza e sicurezza. L’IA analizza i modelli di ordinazione per suggerire la disposizione ottimale dei prodotti, riducendo i tempi di prelievo e migliorando la produttività. Gli algoritmi di slotting dinamico suggeriscono continuamente il posizionamento migliore degli articoli in base alla domanda. I software guidano robot mobili autonomi, l’AI migliora la previsione della domanda, ottimizza i livelli di scorta in tempo reale, rileva anomalie e automatizza i processi di riapprovigionamento. L’integrazione con l’Internet delle Cose (IoT) e l’analisi di grandi quantità di dati (big data) forniscono una visibilità completa sull’inventario. L’AI inoltre, può consigliare i percorsi migliori per il picking e la spedizione, migliorando i tempi di consegna. E’ possibile anche creare repliche virtuali del magazzino per simulare e testare processi automatizzati prima della loro implementazione fisica, ottimizzando le operazioni fin dall’inizio”. Canderan riflette sul futuro del suo settore: “La visione dei magazzini autoportanti è strettamente legata all’integrazione dell’intelligenza artificiale. I magazzini autoportanti offrono la struttura ideale per massimizzare l’efficienza dello spazio e supportare sistemi automatizzati, mentre l’AI fornisce l’intelligenza necessaria per ottimizzare ogni aspetto delle operazioni, dalla gestione dell’inventario alla movimentazione delle merci, fino alla manutenzione e alla sicurezza. Questa sinergia porterà a magazzini sempre più efficienti, flessibili, sicuri e sostenibili”.
I BRACCI ROBOTICI, I NOTI ROBOT COLLABORATIVI, SI SONO DOTATI DI ‘OCCHI’
Gli innovativi cobot di Idea Prototipi, azienda friulana fra i precursori nella realizzazione di robot collaborativi, con sede a Basiliano in provincia di Udine, prendono visione, attraverso l’intelligenza artificiale. I bracci robotici, i noti robot collaborativi, dell’antesignana friulana, nel settore da oltre 20 anni, si sono dotati di ‘occhi’ attraverso, quindi di una visione artificiale, per garantire maggiore qualità del prodotto e sicurezza per i lavoratori. Massimo Agostini, fondatore dell’azienda: “Per le nostre macchine era divenuto indispensabile aggiungere i componenti di visione artificiale. Le soluzioni possono essere diverse: telecamere integrate con capacità di elaborazione delle immagini. Vengono eseguite analisi in tempo reale e comunicano i risultati al cobot, riducendo la necessità di un computer esterno. Soluzioni di visione integrate direttamente nel sistema di controllo del robot, offrendo compattezza ed efficienza. In altri casi, si utilizza un computer esterno per l’elaborazione avanzata delle immagini, consentendo algoritmi più complessi e l’integrazione con altri sistemi. La visione con AI e machine learning sfrutta algoritmi per l’analisi avanzata delle immagini, consentendo ai cobot di riconoscere oggetti, rilevare anomalie sottili, apprendere nuovi visivi e adattarsi a scene variabili. Vengono acquisite immagini in un ampio intervallo di lunghezze d’onda, fornendo informazioni dettagliate sulla composizione dei materiali e sulle proprietà degli oggetti, utili per applicazioni specifiche come il controllo della qualità nell’industria alimentare o farmaceutica. Ed aspetto molto importante, si rileva la presenza umana per garantire la sicurezza durante la collaborazione”. “Produciamo pezzi di meccatronica, dotati di intelligenza artificiale, ma il valore intrinseco che hanno i nostri prodotti è enorme. Creare un ponte con la macchina, che può aiutarci nei momenti di difficoltà, per lavori usuranti, difficili, di precisione, che richiedono forza fisica, divento così sostenibili anche a livello ambientale, perché supportano il lavoro umano” conclude Agostini.
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